Il Sicily Alfa Club e’ lieto di annunciare la collaborazione con il Museo Vincenzo Florio di Cerda (PA), museo che si trova negli ex locali del Motel Aurim nei cui garage L’ing. Chiti preparava tutte le Alfa Romeo per la gara, e da 12 anni tramanda ai giovani la storia dell’automobilismo e la storia della famiglia Florio. Grazie alla collaborazione del Sig. Catanzaro, nasce oggi una rubrica dedicata alla piu’ antica gara del mondo. Tutte le curiosità, foto, interviste e retroscena della Targa Florio sono disponibili qui.
LA TARGA FLORIO, STORIA E CURIOSITA’
Vi ringrazio per il ben venuto, lasciamo perdere l’onore ma parliamo di passione quella per l’automobilismo, io sono un appassionato della Targa e della storia quindi non sono di parte, sulle nostre strade hanno ben figurato l’Itala, l’Isotta Fraschini, la Lancia, la Bugatti, l’Alfa Romeo, la Ferrari la Porsche e tante altre macchine che a periodi hanno dominato la Targa, i piloti da Cagno a lancia, da Enzo Ferrari a Nuvolari da Vaccarella a Elford citarli tutti è un impresa, chi visita il mio museo si accorge che io tifo per i piloti non ufficiali per un semplice motivo, in Targa un pilota ufficiale veniva a spese della Casa, tutto era pagato, il pilota non ufficiale doveva avere una macchina per le prove con relative gomme e benzina, pagare l’iscrizione e avere una macchina competitiva cioè una macchina che doveva durare almeno 9 giri se si voleva arrivare al traguardo.
Ai tempi non c’era il servo sterzo ne il servo freni o l’idroguida, un pilota fra prove e gara dimagriva di 7/10 chili e ritornava a casa col sangue alle mani. ( 72 Km. 900 curve e circa 10.000 cambiate a giro ) le macchine erano pesanti da guidare non avendo grandi velocità. Chi è riuscito a fare i 72 Km. in 33 minuti ha dimostrato le sue doti di grande pilota.
Il pilota privato allora era chiamato pilota per colletta, non c’erano sponsor ai tempi, e se si danneggiava l’auto erano guai.
Per tutto ciò mi vedrete sostenere di marchi e piloti Italiani o stranieri che qui sono riusciti a figurare e vincere, alla Targa si tifava per la Ferrari per l’Alfa Romeo ma il pubblico se un pilota usciva fuori strada veniva spinto in strada per farlo ripartire, per noi vincere significa battere tutti lealmente, non vincere perché tutti si ritirano, Moss nel 1955 è uscito per 2 volte dalla strada, e stato spinto e a vinto e grazie a queste spinte a vinto anche il titolo Mondiale, senza questi punti non ce l’avrebbe fatta.
La Targa Florio è un mito mondiale per questo, peccato oggi non siamo in grado di fare una rievocazione storica degna del nome che si porta, mi auguro che chi la organizza sappia trovare i fondi e risolvere i vari problemi.
Le origini
Tutto nasce per caso nel 1904 a Parigi in un bar dove stanno seduti il Cavaliere Florio e il giornalista Henri Desgrange direttore della famosa rivista Francese ” L’Autò” parlando il cavaliere disse: sarebbe bello fare una gara di automobili in Sicilia, e scrisse su un tovagliolo Cerda, Caltavuturo, Petralia, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano e Campofelice, il giornalista rispose al cavaliere: Guardi che la Sicilia è terra di pastori e di mafiosi, non le sarà facile muoversi e lavorare li, il cavaliere accettò la sfida e col tempo dimostro che un imprenditore in Sicilia se vuole può investire dare occupazione e fare sport a livelli mondiali.
Il cavaliere si organizzò e nel 1906 dà il via alla prima edizione, partendo dal nulla, in contrada Pista Vecchia nel territorio di Campofelice (oggi c’è l’uscita dellautostrada PA/CT) fece costruire delle tribune in legno le addobbò a festa, fece montare delle tende, per il ristorante/bar, per la Croce Rossa, per i Pompieri, e per le bande musicali che intrattenevano il pubblico, fece costruire 400 metri di strada ferrata parallela alla ferrovia e grazie a questa portò 12.000 spettatori, si istallo il telegrafo internazionale e fù il secondo in Italia.
Da considerare che le strade di all’ora non erano le strade di oggi, queste venivano percorse solo da carretti e carrozze, quindi non esistevano come oggi pompe di benzina, officine, carri attrezzi o altro.
I partecipanti si portarono dietro un corredo di 100 ruote e 100 fusti in alluminio dove mettere la benzina che poi questi venivano nascosti dietro gli alberi via via sul percorso della gara.
Il Grand Hotel di Termini fu usato come sede e quartier generale per la manifestazione Florio portò le maestranze di Villa Igiea loro albergo di Palermo edificato dal Basile, tutti i bassi di via Bagni a Termini furono affittati ai partecipanti la corsa.
Le strade della targa
I paesi che venivano attraversati dalle auto da corsa, le strade venivano addobbati con bandiere, tralci di limoni e aranci, cordoni di alloro, i “paesani” collaboravano e facevano a gara a chi abbelliva di più il proprio quartiere, i nobili facevano preparare dei palchi ricoperti di arazzi e stemmi nobiliari, da dove assistevano con tutta la famiglia, a tutta la manifestazione, ai loro lati gentiluomini e gentildonne elegantemente vestiti, con tanto di preziosi gioielli in bella evidenza e mostrati per l’occasione, in basso sedevano i sevi, e gli operai.
I Vestiti venivano commissionati per l’occasione dal nord Italia,. La più elegante o chi aveva stupito di più veniva segnalata dai giornali di moda finendo nelle cronache mondane. Dal 1906 questa divenne una tradizione che per molto tempo si è ripetuta.Alle Tribune Florio ogni anno assegnava un premio alla donna più elegante e in linea. Molti furono i pittori che da tutto il mondo vennero per cogliere questi attimi di mondanità per trasportali su tela: da Bredley a Crosby, Toquoy, Castelluci, Bompard, Montaut, Cambellotti, Terzi, Molinari e Inastasi riempiendo le gallerie e i musei di tutto il mondo, lo stesso Zar di Russia volle nel suo palazzo a Mosca un quadro, con il ritratto di Donna Franca.
Alla Targa Florio durante i periodi di pausa fra una passaggio e l’altro di una macchina, gli imprenditori ne approfittavano per combinare affari fra di loro.
Ma la targa non è stata solo una gara di automobili, Florio una settimana prima faceva disputare anche gare di moto e di biciclette.
Le strade delle Madonie servirono anche ai costruttori di auto, come banco di prova e collaudo per freni, motori, sospensioni e scocche e tutte le innovazioni poi passavano in fabbrica. Negli anni venti Ettore Bugatti diceva che queste strade danno tante indicazioni utili a un costruttore per migliorare le vetture, e anche se questa gara non si facesse più lui sarebbe venuto qui per collaudare le sue “ Bugatti”.
Se oggi l’auto è a questi livelli di qualità ed efficienza tutto ciò si deve anche alla tortuosità delle strade Madonite. Qui fu provato il Fix , un olio bituminoso che serviva per compattare il terreno e per non far alzare la polvere, da questo composto nascerà in seguito l’asfalto.
I Piloti venivano mesi prima per vedere il tracciato studiare le curve, Madam Junek si faceva il giro a piedi annotando su un blocco notes le curve, gli ostacoli, le difficoltà, studiava tutti i particolari, metteva dei segnali convenzionali sulle pietre miliari, sui muretti, ogni colore corrispondeva ad un indicazione precisa per il pilota, ancora oggi sono visibili come le scritte che incitano i piloti o le marche di auto.
Gli atti di quei tempi eroici esaltati dalla difficoltà del tracciato e dal carattere epico della corsa non mancarono in seguito una sola edizione i più famosi furono Cagno, Nazzaro, Lancia, Baillot, Bordino, Campari, Ascari, Varzi, Nuvolari, Chiron, Masetti e Ferrari.Il 6 maggio 1906 gli equipaggi erano formati da 5 Itala 1 Fiat 2 Bayard-Clement 1 Berliet 1Hotchkiss di queste solo 7 arrivarono al traguardo vinse Alessandro Cagno su Itala il tempo impiegato per compiere i tre giri fu di 9 ore 32’ e 22’’ per Km. 446 e 469 dando un distacco di oltre mezzora al secondo classificato alla media di 46 kmh, 2° Graziani su Itala, 3° Bablot su Berliet.
La Gara fu un trionfo per Florio un successo per l’immagine della Sicilia.
Nel 1907 visto il gran successo dell’anno precedente alla Targa Florio parteciparono 43 equipaggi e i migliori piloti si presentarono al rettilineo di Campofelice alla partenza, fu subito battaglia e dopo una lunga prova vinse Nazzaro su Fiat in 8h 17’ 36’’ alla media di Kmh 54.086, secondo Vincenzo Lancia su Fiat a soli 12 minuti. Parteciparono anche Cagno, Fritz, Opel, Wagner, Minoia e altri le case costruttrici erano La Fiat, l’Itala, la Lorianne Dietrich e l’Isotta Fraschini.
Grande afflusso di gente e di Giornalisti, che contribuirono a dare maggiore successo e pubblicità alla Targa e a Vincenzo Florio nonché della Sicilia che si conferma terra ospitale e sportiva.
L’eco di quest’altro successo contribuì alla diffusione e la vendita d’automobili nel Mondo.
Nel 1908 La Targa ebbe momenti d’indecisione sull’opportunità di fare la gara visto il terremoto di Messina. Ma a Maggio la gara si disputò regolarmente, vinse Trucco su Isotta Fraschini in 7h 49’ 26’’ secondo Lancia su Fiat terzo Cerano su Spa. Quarantamila furono gli appassionati che la seguirono, 13 le vetture partecipanti, 2 Fiat, 1 Franco Junior, 3 Spa, 3 Isotta Fraschini, 1 Berliet, 1 Zust e 1 Itala.
Nel 1909 11 i partecipanti 1 Fiat, 1 Lancia, 2 Spa, 2 Berliet, 1 Itala e 4 De Dion Buton. Vince Ciuppa in 2.43’19’’, 2° Florio in 2.44’19’’. 3° Airoldi in 2.55’25’’
Dal 1910 1° Cariaolato su Franco, 2° De Prosperis su Sigma.
Dal 1910 al 1940 La Targa ebbe momenti di gloria e moneti di decadenza Florio Cambiò formula per dare più smalto alla gara fece il Giro di Sicilia poi ritornò sulle Madonie accorciò il percorso da Km 148 passò a 108 fino ad arrivare ai 72 Km chiamati piccolo circuito, alcune gare furono svolte al parco della Favorita a Palermo.
In questi anni molti i duelli e molti i successi parteciparono Le Mercedes, La Spa le Lancia la Peugeot, l’Alfa Romeo la Bugatti e altre marche anche se meno note ma non per questo di meno importanza, i piloti da Ferrari a Ciuppa al Conte Giulio Masetti che dopo aver vinto due gare nel 1926 muore in un incidente vicino Sclafani, a Nuvolari Varzi e altri.
L’opel qualche anno fà ha presentato una macchina a Cerda davanti al mio museo non certo per mè ma per un debito di riconoscenza verso queste strade e verso la Targa Florio.
L’Audi e l’Alfa Romeo recentemente hanno usato Floriopoli per la presentazione di nuovi modelli, (restaurando a loro spese alcuni spazzi) malgrado le tribune oggi sono da restaurare rappresentano ancora in tutto il mondo la storia dell’automobilismo mondiale ed è triste vedere il loro stato miserevole e di abbandono a cui sono ridotte.
Spero ora che dopo l’acquisto la Provincia le restauri e le ridia alla storia come monumento da visitare e ricordare.I Florio il primo ad arrivare a Palermo fù Paolo che col fratello Vincenzo aprì un piccolo negozio, i figli nati a Palermo e i nipoti arrivarono ad avere più di 20.000 dipendenti con molte attività lavorative, dopo di loro nessun altro imprenditore ha investito e dato lavoro quì in sicilia, i Florio meritano la nostra riconoscenza per tutto quello che hanno saputo fare.
Io ho fatto un riassunto della loro storia se volete leggerlo andate sul sito del mio museo su FB :
http://www.facebook.com/pages/Cerda-Ita … 738&ref=ts
li potete leggere tutta la storia della famiglia Florio e sulla Targa
Le edizioni della Targa
- Nel 1911 3 giri, lotta fa le case di pneumatici – Michelin e Continental che misero in palio ricchi premi per i vincitori. 17 iscritti vince Ceirano su Scat 22 HP in 9.32’22’’ 2° Cortese su Lancia 3° Soldatenkoff su Mercedes.
- Nel 1912 1° Giro di Sicilia attraversando 58 paesi vince Snipe Pedrini su Scat in 24. 37’19’’, 2° Garetto e Guglielmini su Lancia in 25. 7’38’’, 3° Giordano e Ascone su Fiat in 25. 44’4’’ gli iscritti furono 26.
- Nel 1913 2° Giro di Sicilia 36 furono i partecipanti 1° fu Nazzaro su Nazzaro in 19. 18’ 40’’ 2° Marsaglia su Aquila Italiana in 20. 43’49’’ 3° Gloria su De Vecchi in 21. 44’ 3’’.
- Nel 1914 Giro di Sicilia con 34 iscritti- Alfa, Beccarla, Scat, Aquila Italiana , De Vecchi, Caesar e Nazzaro, 1° Ceirano su Scat in 16. 51’31’’ 2° Gloria su De Vecchi in 18. 41’55’’, 3° Lopez su Fiat in 19.45’26.
- Nel 1919 Medio Circuito delle Madonie con 4 giri, Km. 108 vince Boillot su Peugeot in 7.51’1’’, 2° Moriondo su Itala 35 HP in 8.21’46’’, 3° Gamboni su Diatto in 8. 33’28’’.
- Nel 1920 Medio Circuito delle Madonie e 4 giri Km. 108 19 gli iscritti, 1° Meregalli su Nazzaro in 8. 27’23’’, 2° Enzo Ferrari su Alfa Romeo 40/60 in 8. 35’47’’, 3° Lopez su Darraq in 9. 19’25’’.
- Nel 1921 Medio Circuito vince il conte Giulio Masetti su Fiat in 7. 25’05’’, 2° Sailer su Mercedes in 7. 27’16’’, 3° Campari su Alfa Romeo 40/60 HP in 7. 30’04’’.
- Nel 1922 Medio Circuito vince ancora il Conte Masetti su Mercedes GP in 6. 50’50’’, 2° Goux su Ballot in 6.52’37’’, 3° Foresti in 7. 04’58’’ su Ballot.
- Nel 1923 si svolge l’edizione più bella della Targa Florio vince Sivocci su Alfa Romeo RL TF sorpassando nel finale Ascari su Alfa Romeo RL TF in 7. 18’00’’ terzo Minoia su Stayer quarto Masetti su Alfa Romeo RL TF sempre arzillo e scattante. Il Primo ottobre del 1923 bruciano le tribune, Florio le farà ricostruire in cemento.
- Nel 1924 vince Werner su Mercedes 2000 in 6. 32’ 37’’ seguito da Masetti su Alfa Romeo RLTF che lo tallonò fin d’al primo giro della gara non dandogli tempo di respirare terzo Bordino e Nazzaro su Fiat quarto Campari su Alfa Romeo RL TF.
- Nel 1925 Florio aggiunse un quinto giro portando cosi a 540 i Km da fare, Vinse Costantini su Bugatti 35 seguito da Wagner su Peugeot 174 S terzo Baillot su Peugeot 174 S.
- Nel 1926 vinse Costantini su Bugatti seguito da Minoica su Bugatti terzo Goux sempre su Bugatti 35 T, in quest’anno si registra un grave incidente mortale, il Conte Giulio Masetti all’altezza del secondo bivio per Scafani perde il controllo della sua Delage n° 13 dopo aver affrontato una curva insidiosa urta la roccia a lato della strada e muore, La Delage in segno di lutto ritira la squadra.
- Nel 1927 Sempre la Bugatti 35 C vince la Targa Florio con Materassi secondo Monelli anche lui con Buratti 37 A terzo Maserati su Maserati 26 B.
- Nel 1928 vimce ancora la Bugatti 35 B di Divo seguito da Campari su Alfa Romeo 6C e terzo Conelli su Bugatti° 37 A.
- Nel 1929 Divo e la Bugatti 35 Ccontinuano a vincere secondo Minoia su Bugatti terzo Brilli Peri su Alfa Romeo P2 quarto Campari puntuale al traguardo fra i primi con la sua Alfa Romeo 6 c.
- Nel 1930 cambia musica e finalmente l’Alfa Romeo P2 vince un’altra volta la Targa Florio con Varzi che taglia il traguardo con l’auto in fiamme, durante l’ultimo giro a Campofelice la sua tanica tocco una pietra e iniziò a perdere benzina che a contatto con la marmitta calda prese fuoco Varzi per nulla intimorito continuò imperterrito fino al traguardo dove finalmente con l’aiuto dei pompieri spense l’incendio, secondo arrivò Chiron su Bugatti terzo Conelli su Bugatti Type 35 B.
- Nel 1931 sotto un temporale Nuvolari batte Varzi dopo un entusiasmante duello fra i due ancora una volta L’Alfa Romeo batte una Bugatti quest’anno guidata da Varzi ma e anche battuto da Borzacchini su Alfa Romeo che all’ultimo giro riesce a sorpassare l’indomito Varzi.
- Nel 1932 Florio modifica ancora una volta il percorso. Taglia un altro pezzo di circuito. Collega Caltavuturo a Collesano, il giro e di 72 km sarà denominato piccolo circuito delle Madonie, 950 curve tortuose e un solo rettilineo. Nuvolari con l’Alfa Romeo 2 c vince ancora fa otto giri in 7. 15’50’’ secondo Borzacchini su Alfa Romeo 8 c 2.300 terzo Varzi e Chiron con la Bugatti Type 51.
- Nel 1933 Florio a causa del declino economico che attraversava la sua famiglia fu costretto a cedere all’Automobile Club d’Italia il controllo della Targa vinse la gara Brivio su Alfa Romeo 8 c percorse i 7 giri in 6.35’06’’ 2° Balestrero su Alfa Romeo 8 c, 3°Carraroli su Alfa Romeo 8 c.
- Nel 1934 la musica non cambia l’Alfa Romeo p 3 fa da padrona e si aggiudica tutto i primi 7 posti sono conquistati dall’Alfa con Varzi, Barbieri e Magistri.
- Nel 1935 ancora Alfa Romeo p 3 ai primi due posti con Brivio e Chiron seguito da Barbieri con la Maserati 1500.
- Nel 1936 la Targa rischiò di saltare per motivi economici ma a dicembre l’Aci di Palermo organizzò la gara in dimensioni ridotte vinse Magistri su Lancia augusta secondo Di Pietro su Lancia augusta seguito da Gladio con Lancia Augusta.
- Nel 1937 la Targa si corre a Palermo alla ‘ Favorita ‘ Km. 5,260 60 giri, vince Severi su Maserati 1500L C M, 2° Lurani e 3çBianco tutti su Maserati 1500.
- Nel 1938 la Maserati continua a vincere sempre alla favorita Km. 5,700 per 30 giri, con Rocco Ralph e Villoresi.
- Nel 1939 sempre Maserati 6 CM alla Favorita Km. 5,700 40giri, con Villoresi, Taruffi e Barbieri.
- Nel 1940 continua alla favorita Km. 5,700 40 giri, La Maserati 4 CM con Villoresi, Cortese e Rocco.
- Nel 1948 La Targa si fa col Giro di Sicilia Km. 1.080 come gara internazionale dopo la fine della seconda guerra mondiale, arriva a Cerda fresca di nascita la Ferrari 166 che vince con Biondetti e il conte Russo Troubetzkoy, 2° Taruffi e Rabia con una Cisitalia 202 cupè, 3° Macchieraldo e Savio su Cisitalia 202 Coupè.
- Nel 1948 Dopo la seconda guerra mondiale stimolato dai nobili Palermitani e da molti piloti Florio che si trovava in condizioni economiche non tanto floride decise di continuare la gara con la solita tenacia, come gara internazionale.
- Nel 1949 arriva a Cerda fresca di nascita la Ferrari 166 che al Giro di Sicilia si conferma mattatrice con Biondetti e Benedetti, 2° Roll e Richerio su Alfa Romeo 2500, 3° Rocco e Prete su AMP.
- Nel 1950 Giro di Sicilia Mario e Franco Bornigia su Alfa Romeo 2500 2° Bernabei e Pacini su Ferrari 166, 3° La Motta e alterio su Ferrari 166.
- Nel 1951 Piccolo circuito delle Madonie Km. 72 8 giri Franco Cortese si aggiudica la Targa su una Frazer Nash 2000 2° Bracco e Cornacchia su Ferrari 212, 3° Bernabei e Pacini su Maserati A6.
- Nel 1952 Piccolo circuito delle Madonie Km. 72 8 giri e la Lancia che fa da padrona con Bonetto, Valenzano e Anselmi su Lancia Aurelia B20.
- Nel 1953 Maglioli su Lancia D20 2°Giletti su Maserati A6, 3° Mantovani su Macerati A 6.
- Nel 1954 vince Taruffi su Lancia D24 2°Luigi Musso su Maserati A6, 3° Piodi su Lancia Aurelia B 20.
- Nel 1955 La Targa Florio entra nel Campionato Mondiale Marche confermandosi la gara più popolare e seguita nel mondo dell’automobilismo, s’impongono Moss e Collins su Mercedes 300slr seguiti da Fangio e Kling su Mercedes 300 srl 3°Castellotti e Manzon su Ferrari 857 s.
- Nel 1956 Piccolo Circuito delle Madonie si presenta a Cerda La Porsche 550 sr che vince con Maglioli seguito da Taruffi su Maserati 300s 3° Gendebien su Ferrari 860.
- Nel 1957 come gara di regolarità al piccolo circuito delle Madonie con 5 giri vince una Fiat 600 condotta da Colonna 2° Taruffi su Lancia Appia, 3° Costantini su Lancia Appia. ( Questa edizione viene svolta come gara di regolarità in seguito al grave incidente accaduto alla Mille Miglia).
- Nel 1958 Nel piccolo Circuito delle Madonie vince Musso e Gendebien su Ferrari 250 tr, 2° Behra e Scarlatti su Porsche 718, 3° Von Trips e Hawthorn su Ferari 250Tr.
- Nel 1959 e Barth e Seidel su Porsche 718 RSK a vincere 2°Linge e Strale su Porsche 3°Pucci e Von Hanstein su Porsche Carrera 1600GT.
- Nel 1960 con 10 giri vincono Bonnier, Hill e Hermann su Porche 718 rs 2° Von Trips e Hill su Ferrari 246s 3° Gendebien e Hermann su Porsche 718 rs.
- Nel 1961 Vincono Von Trips e Gendebien su ferrari 246 Sp, 2° Bonnier e Gurney su Porsche RS 61, 3° Hermann e Barth su Porsche RS 61.
- Nel 1962 Vincono Rodriguez, Mairesse e Gendebien su Ferrari 246 SP al 2° posto Baghetti e Bandini su Ferrari 196 SP al 3° posto Vaccarella, Bonnier e Graam Hill su Porsche 718 R5.
- Nel 1963 Vincono Jo Bonnier e Carlo Maria Abbate su Porsche 718 GTA 61, 2° Mairesse, Scarfiotti e Bandini su Ferari 196 S e al 3° posto Barth e Linge su Porsche Carrera Abarth.
Nel 1964 Vincono il Barone Antonino Pucci e Collin Devis su Porsche 904 GTS al 2° posto Balzarini Linge su Porsche 904 GTS, al 3° posto Businello e Todaro su Alfa romeo TZ. - Nel 1965 Vincono Nino Vaccarella e Lorenzo Bandini su Ferrari 275 P2 al 2° posto Devis e Mitter su Porsche 904/8 Spider, al 3° posto Maglioli e Linge su Porsche 904/6.
- Nel 1966 Vincono Mairesse e Muller su Porsche Carrera 6, al 2° posto Guichet e Baghetti su ferrari Dino 206S, al 3°posto Pucci e Arena su Porsche Carrera 6.
- Nel 1967 Vincono Hawkins e Stommelen su Porsche 910 2200, al 2° posto Cella e Biscaldi su Porsche 910, al 3° posto Neerpasch e Vic Elford su Porsche 910.
- Nel 1968 Vincono Vic Elford e Maglioli su Porsche 907, al 2° posto Nanni e Giunti su Alfa Romeo 33, al 3° Posto Casoni e Bianchi su Alfa Romeo 33.
- Nel 1969 Vincono Mitter e Schiutz su Porsche 908, al 2° posto Vic Elford e Maglioli su Porsche 908 e al 3° posto Hermann e Stommelenn sempre su Porsche 908.
- Nel 1970 con 11 Giri vincono Jo Siffert e Brian Redman su Gulf Porsche 908/3 e al 2° posto Rodriguez e Kinnunen su Gulf Porsche 908/3, al 3° posto Vaccarella e Giunti su Ferrari 512S.
- Nel 1971 Vincono Vaccarella e Ezemans su Alfa Romeo 33/3 e al 2° posto De Adamich e Van Lennep su Alfa Romeo 33/3, al 3° Posto Bonnier e Attwood su Lola T 212. In gara al secondo bivio per Sclafani in un incidente Muore il pilota Fulvio Tandoj proprio nella stessa curva dove è morto il Conte Giulio Masetti.
- Nel 1972Vincono A. Merzario e S. Munari su Ferrari 312 P al 2° posto Galli e Marko su Alfa Romeo 33TT3, al 3° posto De Adamich e Hezemans su Alfa Romeo 33TT3.
- Nel 1973 Vincono Muller e Van Lennep su Porsche Carrera RSR 3000 al 2° posto Munari e Andruet su Lancia Stratos, al 3° posto Kinnunen Haldisu Porsche RSR 3000.
- Nel 1974 Con 7 giri vincono La Rousse e Balestrieri su Lancia Stratos, 2° posto per Restivo e Apache si Porsche Carrera Rsr, al 3° posto Boeris e Soia Su Abarth Osella 2000.
- Nel 1975 Con 8 giri Merzario e Vaccarella su Alfa Romeo 33T12, al 2° posto Amphicar e Floridia su Chevron B 26, al 3° posto Restivo e Apache su Porsche Carrera Rsr.
- Nel 1976 vincono Amphicar e Floridia su Osella b 36 BMW al 2° posto Facetti e Ricci su Lancia Statos e al 3° posto Baenabei e Apache su Porsche Carrera.
- Nel 1977 con solo 4 giri, per incidente viene interrotta la gara, vince Restivo e Apache su Chevron B 36 BMW al 2° posto Anastasio De Batoli su Osella PA 5 e al 3° posto Schon e Pianta su Osella PA.
Dal 1955 al 1973 è campionato Mondiale Marche, dal 1974 al 1977 Campionato Italiano, e sul circuito delle Madonie ogni anno è stata battaglia, duelli avvincenti, sorpassi e splendide vittorie. I Migliori piloti del mondo vi partecipano e qui si laureano, le case costruttrici si preparano sperimentano, collaudano macchine per vincere e sulle nostre strade delle Madonie nasce la Porasche 908 cui è stato dato il nome di Targa questa macchina a dato molto filo da torcere a tutte le altre auto.
I piloti da Bonnier, Von Trips, Mairesse, Rodriguez, Bandini, Hill, Fangio, Herman, Muller, Stommelenn, Elford, Redman, Merzario, DeAdamich, Munari, Marko, Van Lennep, Giunti, ai piloti Siciliani Rotolo, La Motta, Starabba, Mantia, Ravetto, Capuano, Latteri, Floridia, Amphicar, Calascibetta, Virgilio, Restivo, Todaro, Lo Piccolo, il Barone Pucci e il beniamino e campione nostrano Ninni Vaccarella ma l’elenco e lungo citarli tutti un’impresa, comunque a loro un grazie per averci dato il massimo di se stessi uno spettacolo, unico un evento indimenticabile, che difficilmente sarà dimenticato dai tanti sostenitori che puntualmente seguivano la Targa ed eravamo 700/800.000 e sfidiamo chiunque a dimostrare se in altro circuito al mondo c’era lo stesso calore lo stesso entusiasmo e la stessa ospitalità.
Un gran grazie va a chi la realizzata al Cavalier Vincenzo Florio la Sicilia tutta riconoscente lo ricorda e si augura che un altro Florio ricominci un’altra volta per svegliarci dal sonno e dall’inerzia.
Oggi si dovrebbe fare di più per ricordare i Florio, perché lo meritano per tutto quello che hanno saputo fare, col loro impegno l’intelligenza e meticolosità, loro hanno dimostrato al mondo che la Sicilia se vuole può lavorare tranquillamente, può svilupparsi economicamente e culturalmente oltre che con lo sport.
Oggi viviamo in un periodo di crisi, dove il turismo non è sfruttato come dovrebbe, dove mancano le infrastrutture e i servizi sono carenti.
Io sono uno degli 800.000, ho cercato di fare qualcosa per la Targa Florio, per ricordarla e tramandarla ai giovani e a chi non ha avuto fortuna di vederla e viverla, col piccolo museo che ho allestito a Cerda a mie spese, e senza mai avere contributi pubblici, quotidianamente sono a disposizione dei visitatori mostrando loro foto, libri, e cimeli, ringrazio chi mi ha dato la possibilità per arrivare a questo scopo, dandomi i locali in comodato d’uso, il Dott. Calogero Romano, altro grande appassionato che col suo incoraggiamento mi ha spinto ad andare avanti.
Oggi il museo è una realtà conosciuta ed apprezzata nel mondo dell’automobilismo. Sarebbe utile un locale più grande e idoneo per meglio esporre il gran numero di materiale raccolto e anche ospitare più comodamente gli ospiti, questi locali dovrebbero essere messi a disposizione dalle Istituzioni, vista l’importanza storica e sportiva che ha avuto e che ha ancora la Targa Florio.
Catanzaro Antonino
Cerda