Alfa Romeo Spider (Duetto)
Tipo.......................Spider
Produzione................dal 1966 al 1993
Sostituisce la.............Alfa Romeo Giulietta Spider
Sostituita da..............Alfa Romeo Spider (1995)
Lunghezza.................4.250 mm
Larghezza.................1.630 mm
Altezza....................1.290 mm
Passo......................2.250 mm
Peso.......................990 kg
Assemblaggio.............Grugliasco (TO) San Giorgio Canavese (TO)
Progetto Design...........Franco Martinengo per Pininfarina
Stessa famiglia...........Alfa Romeo Giulia
Concorrenti...............Fiat 124; Spider MG B; Triumph TR6; Triumph TR7;
L'Alfa Romeo Spider (Duetto) è una delle più conosciute vetture della Casa milanese, prodotta dal 1966 al 1993 presso gli stabilimenti della Pininfarina a Grugliasco le prime tre serie e San Giorgio Canavese la quarta.
Il progetto per realizzare questa vettura sportiva scoperta sulla base della Giulia, venne commissionato alla Pininfarina nel 1964 e, non appena pronta per la commercializzazione, l'Alfa Romeo bandì un concorso, a scopo promozionale, per dare un nome alla "1600 Spider". Vinse il signor Guidobaldo Trionfi di Brescia che propose il nome "Duetto".
Tale appellativo venne affiancato in modo ufficiale alla versione "1600 Spider" della prima 1ª serie, costruita in 6.325 esemplari dal 1966 al 1968. In verità, la denominazione "Duetto" poté essere usata per poco più di un anno, a causa dell'omonimia con una merendina al cioccolato, prodotta all'epoca. Per tutti le successive versioni, la denominazione non venne più utilizzata, ma rimase talmente radicata nel linguaggio comune che tutte le spider Alfa Romeo, discendenti da quel primo modello, vengono normalmente (anche se impropriamente) identificate come "Duetto".
Il design e la meccanica
Il disegno fu affidato a Pininfarina che propone una autovettura dal frontale e dalla coda arrotondati e dalle fiancate convesse. Per la meccanica si affidava sulla piattaforma della Giulia a cui è accorciato il passo a 2.250 mm. Questa vettura detiene un primato: è l'auto più longeva dell'Alfa Romeo con i suoi 28 anni di produzione.
La storia
La 1ª serie "osso di seppia"
Nel maggio 1966 tre esemplari furono imbarcati sulla nave Raffaello per la presentazione negli Stati Uniti. La Spider diventa una "star" del cinema con il celebre film Il laureato del 1967, con Anne Bancroft e Dustin Hoffman.
La 2ª serie "coda tronca"
Presentata nel 1969 al salone dell'automobile di Torino la seconda serie della Duetto si caratterizza per il "taglio della coda", paraurti in acciaio inox con profilo in gomma di protezione e per la scomparsa delle calotte copri faro, pur rimanendo gli stessi privi della ghiera esterna. Lo Spider Veloce 1750, coda tronca dal 1969, viene affiancato dalla versione Spider Veloce 2000, con motore di 2000cc, nel 1971 ed esce di scena definitivamente nel 1972. Dal 1972 il listino vede il ritorno della motorizzazione di 1600cc, con le versioni Spider Junior 1.3 e 1.6, unificati nell'allestimento, con l'eccezione del volante in legno Hellebore fornito sul 1.6. Nel 1977 la versione 1.3 non è più disponibile in listino, dove rimangono fino al 1982, le versioni Spider 1.6 e 2000 Spider Veloce
In questa serie tutte le motorizzazioni sono alimentate da 2 carburatori doppio corpo orizzontali Dell'Orto, Weber o Solex, con l'eccezione della serie "America", creata per l'esportazione oltre oceano, con la sola motorizzazione di 2 litri alimentata da iniezione meccanica Spica; la serie America si caratterizza inoltre per i paraurti ad assorbimento, richiesti dalle norme di omologazione di quel paese, ed una specifica gamma colori.
Nel 1983 questa serie viene rimpiazzata da quella successiva: la cosiddetta "aerodinamica", che peraltro era destinata a non entrare a pieno di diritto nel cuore degli alfisti.
La 3ª serie "aerodinamica"
Un sostanzioso ritocco alla linea nel 1983 che vede l'adozione di nuovi paraurti avvolgenti, mentre la coda tronca è accentuata dallo spoiler nero sintetico. La modifica non è apprezzata come non lo saranno le minigonne applicate nel 1986. Sempre nel 1986, con l'introduzione dell'allestimento Quadrifoglio verde cambia leggermente l'interno, con l'adozione di un nuovo cruscotto portastrumenti, che incorpora alcuni indicatori prima presenti a centro plancia, eliminati per far posto a bocchette di aerazione supplementari.Tale cruscotto rimarrà poi sostanzialmente invariato (se si eccettua le varianti di colori) anche anche nella IV serie
La 4ª serie "ultima"
Nell'ultima serie del 1990 Pininfarina ritorna alle origini, eliminando le appendici che appesantiscono la linea; con la scomparsa dello spoiler il look è più snello e accattivante. I paraurti sono più incassati e dello stesso colore della carrozzeria, il marchio sullo scudetto anteriore viene rivisto, le minigonne laterali sono sostituite dai copri longheroni, gli specchietti retrovisori elettrici regolabili dall'interno e i gruppi ottici posteriori sono ridisegnati.
La selleria è in beige o nero con guarnizioni in materiale scamosciato, i sedili sono arretrati di qualche centimetro ed è adottato il servosterzo. La serie (18.456 esemplari) è venduta in tre versioni: 1600 a carburatori, e 2000 i.e. e 2000 i.e. catalizzata.
La Duetto è stata, nei listini di vendita, l'ultima Alfa dotata di trazione posteriore. Nel 1994 è stata di fatto sostituita dalla Spider, versione aperta della Gtv, realizzata sulla base del pianale modificato "Fiat Tipo 3", già utilizzato dalle Fiat Tipo, Tempra, Coupé, Lancia Dedra, Delta II, Alfa 155, 145/146, Gtv. Le modifiche riguardavano essenzialmente la geometria delle sospensioni posteriori di tipo multilink, adottate al posto dei bracci tirati longitudinali della piattaforma base. Invariata la misura dell'interasse pari a 2,54 m. E' superfluo aggiungere che gli appassionati del marchio hanno mal digerito la conversione della produzione Alfa Romeo dalla storica trazione posteriore verso quella anteriore.