Alfa Romeo Matta
l 16 settembre 1951, e l’Alfa Romeo non si fece scappare l’importante occasione per presentare la sua nuova 4x4 al grande pubblico, facendo sfilare il prototipo della Matta guidato da Nino Farina, campione del mondo di Formula Uno in carica, il quale la condusse per tutto il tracciato alla testa di un corteo di vetture sportive .Poche settimane dopo, nel mese di ottobre ’51, venne finalmente realizzata la prima vettura preserie con la carrozzeria quasi definitiva, punzonata con telaio AR 51 *50001* e dotata del motore a carter secco identificato con il numero di serie 1307 *00001* , con la quale furono superati brillantemente i collaudi definitivi presso i centri prova dell’Esercito Italiano, al termine dei quali venne omologata come Autovettura da Ricognizione ‘51, secondo la classificazione militare.
Erano dunque trascorsi solo 10 mesi dall’ordine iniziale alla realizzazione della prima vettura definitiva; ancora oggi sarebbe un’impresa quasi impossibile, pur con le tecnologie di cui disponiamo. Infatti, tranne il motore, che comunque era stato modificato rispetto a quello della berlina di serie, tutto il resto, cambio, differenziali, sospensioni, sterzo, era stato progettato e realizzato appositamente per la Matta. Non si era badato ai costi di produzione ed infatti la meccanica della Matta agli occhi degli esperti dimostra ancora oggi tutta la sua raffinatezza e sofisticazione. Come detto l’obiettivo reale era battere la Fiat e basta, dimostrare di saper costruire anche veicoli di tal genere, il problema dei costi non c’era semplicemente perché non c’era l’intenzione di produrre grandi numeri.
All’inizio del 1952 cominciò dunque la produzione delle Matta di serie e la prima vettura, punzonata con telaio AR 51 *00001*, uscì dalla fabbrica nel marzo di quell’anno. Le vetture venivano costruite a mano una ad una nello stabilimento aeronautico dell’Alfa a Pomigliano d’Arco, vicino a Napoli, da dove venivano poi destinate ai vari clienti..
La versione AR 51, quella progettata con le specifiche ministeriali, venne prodotta complessivamente in soli 1899 esemplari tra il 1952 ed il 1953 e venne suddivisa in due serie, la prima destinata in gran parte al Ministero della Difesa (Esercito) e la seconda fornita in numero minore soprattutto al Ministero degli Interni (Polizia). Altre vetture tipo AR 51 vennero date anche all’Aeronautica, alla Marina, alle Finanze e ad altri ministeri.
Sempre della versione AR 51, ben 116 vetture furono vendute direttamente a privati e tra questi spicca il nome del Conte Leonardo Bonzi di Milano, che ne utilizzò due per effettuare una lunga spedizione in Sud America per aprire una nuova via di comunicazione tra l’Oceano Atlantico ed il Pacifico. La spedizione, durante la quale venne realizzato un bellissimo documentario, durò circa quattro mesi, da aprile a luglio del 1952 e percorse oltre 4000 km attreverso strade inesistenti, paludi, montagne e zone disabitate del continente sudamericano.
Sempre nel 1952, nel mese di maggio, la Matta iniziò molto brillantemente anche la sua carriera agonistica partecipando alla Mille Miglia, che per la prima volta nella sua storia vedeva alla partenza anche veicoli militari inseriti in una speciale categoria .
Alla gara il Ministero della Difesa Italiano iscrisse 4 sue vetture tipo AR 51, due Fiat Campagnola e due Alfa Romeo Matta, condotte da militari in regolare servizio.
Vinse la competizione la Matta condotta dal capitano Costa e dal tenente Verga, che distanziò di ben 41 minuti la prima delle due Campagnola e di 1 ora e 52 minuti la seconda. Tutte le vetture erano strettamente di serie come in uso presso i rispettivi reparti di appartenenza, l’unica “preparazione” per la gara fu l’aggiunta di un faro anteriore e di gomme con battistrada stradale. I piloti militari corsero indossando la regolare divisa d’ordinanza.
Contemporaneamente l’Alfa Romeo iniziò anche gli studi anche di una versione destinata esclusivamente al mercato privato, differente in numerosi dettagli da quella militare ed il primo prototipo di questa versione effettuò un significativo collaudo al Tour de France 1952 come vettura “ammiraglia” della squadra italiana di ciclismo, nella quale gareggiava il grande Fausto Coppi, che vinse brillantemente la prestigiosa gara francese.
La Matta al Tour de France
La AR 52, la versione Civile della Matta, tra il 1953 ed il 1955 venne prodotta in appena 154 esemplari, oggi rarissimi.
Le Matta vennero utilizzate per effettuare anche altre importanti spedizioni; nel 1953 un esemplare della versione AR 51, dotato di hard top venne dapprima impiegato per un raid al Polo Nord e successivamente poi utilizzato dal Conte Bonzi per un lungo viaggio in Indonesia.
Nel 1955, a produzione ormai conclusa, all’ Alfa Romeo fu anche realizzato un esperimento dotando una Matta AR 51 del motore diesel tre cilindri normalmente installato sul furgone Romeo; questo tentativo comunque non ebbe un seguito produttivo e tutte le Matta, sia militari che civili, vennero dotate all’origine dall’Alfa Romeo solamente del motore a carter secco serie 1307 .
In totale le Matta costruite, compresi i prototipi, furono 2059; attualmente il nostro Registro ne ha censito circa un centinaio della versione AR 51 ed una decina della AR 52. Infatti, dopo le fatiche passate durante il servizio prestato presso i Ministeri, le Matta furono in gran parte demolite. Fra quelle rimaste, molte vennero usate come veicoli da lavoro, molte altre vennero invece utilizzate per competizioni fuoristrada, apportandovi modifiche ai motori, alle sospensioni, allo sterzo, operazioni che ancora oggi vediamo effettuate in alcuni esemplari impegnati nei vari Campionati.
Le Matta rimaste originali del tutto o in parte sono oggi invece oggetto di collezionismo ed anche all’estero vengono recuperate dagli appassionati del marchio Alfa Romeo. Dai dati del Registro sappiamo infatti che ve sono negli Usa, in Giappone, in Inghilterra, in Germania, in Finlandia, in Sud Africa, in Olanda.