nuovi motori in arrivo e altre sorprese!!!
Inviato: 02/01/2009, 15:52
guardate cosa pubblica il corriere della sera, un intervista ad Alfredo Altavilla, l’amministratore delegato di Fiat Powertrain, si parla di bicilindrico turbo, del sistema start e stop, del nuovo multjet e della topolina :
In arrivo il bicilindrico da 900 cc ecologico, il sistema Stop&Start e il cambio a doppia frizione Dual Clutch
TORINO – «Il 2009 è un anno molto importante per la Fiat, usciamo con il meglio della tecnologia. Un motore a due cilindri turbo e un 1.8 a iniezione diretta di benzina, un cambio manuale e quello automatico a doppia frizione Dry Dual Clutch a secco. Determinante sarà l'applicazione del Multiair e del Multijet2». Alfredo Altavilla, l'amministratore delegato di Fiat Powertrain, società che sviluppa motori, cambi e tecnologia, parla a tutto campo del futuro.
Ingegner Altavilla, partiamo dal nuovo motore: perché bicilindrico?
«Per ridurre la CO2 e avere una base per future soluzioni ibride. Volevamo un motore Euro 5 pronto per il 2011 e in grado di rispondere all'Euro 6 dal 2014. Parliamo di un propulsore da meno di 100 grammi di CO2 al km, in tre versioni: aspirato, turbo e metano. Tutti sui 900 cc».
La logica del downsizing.
«Sì, mantenere le prestazioni riducendo la cilindrata. Per migliorare coppia ed emissioni abbiamo inventato il Multia-ir, il controllo elettronico delle valvole. Dalla combinazione dei fattori nascono potenze, per il bicilindrico, da 65 a 105 cv, con fasce di 80 e 90 cv».
Siete riusciti anche a ridurre le dimensioni?
«Certo, è proprio l'ingombro ridotto che lascia spazio a varianti ibride. Nel caso in cui venga applicato il cambio a doppia frizione Dry Dual Clutch, si potrà variare marcia mantenendo sempre in presa motore e ruote. Inoltre, essendo un motore compatto, in versione turbo, dotato di un collettore di aspirazione integrato, entra in vani ristretti».
Da che cosa dipende la notevole scala di potenze?
«Dal turbocompressore con una piccola turbina, che richiede poca inerzia per cominciare a lavorare, fornendo molta coppia a basso regime. Inoltre, con il comando elettronico delle valvole, il Multiair può ottimizzare la quantità d'aria immessa nei cilindri. Il Multiair è una grande innovazione».
Ed è soltanto Fiat?
«Sì, è un nostro brevetto: l'equivalente, per i motori a benzina, di quello che è stato il common rail per i diesel. Debutterà sull'erede della Alfa Romeo 147, commercializzata nel settembre 2009».
Milano?
«Non è a me che deve chiederlo » (la stessa risposta diplomatica con cui Altavilla replica alla domanda sul nome della nuova 159, che si dice potrebbe essere Giulia).
Lancerete anche il sistema Stop & Start, cioè: lo spegnimento automatico del motore nelle soste?
«Sicuramente, è efficace per ridurre la CO2. Abbassa del 3/4% le emissioni di anidride carbonica. In città i consumi si riducono fino al 15%».
Su quali modelli monterete il motore bicilindrico?
«Non solo sulle citycar, anche su auto del segmento B».
Compresa la Topolino?
«Sì».
In tutto il gruppo?
«Tutto. Ma è già stato chiesto anche da altre Case. La nostra società è nata per vendere anche agli altri costruttori».
Per Marchionne, il gruppo Fiat deve diventare produttore di auto low cost: bicilindrico anche per queste?
«Sì». (Altavilla non vuole aggiungere altro. Tuttavia si parla di tre auto low cost, prodotte una in Serbia, all'ex Zastava; l'altra in Polonia, a Tychy; la terza a Mirafiori. E proprio quest'ultima potrebbe utilizzare il motore bicilindrico).
Novità nel diesel?
«Il Multijet 2. Lavoriamo con Bosch, ma anche questo è un nostro brevetto. Riduce consumi ed emissioni, migliorando le prestazioni. In particolare, la coppia. Nel giro di dieci anni, il 90% dei motori a gasolio nel mondo avranno questo iniettore».
Quando arriverà?
«Nel terzo trimestre del 2009 e verrà montato su diversi modelli del gruppo
In arrivo il bicilindrico da 900 cc ecologico, il sistema Stop&Start e il cambio a doppia frizione Dual Clutch
TORINO – «Il 2009 è un anno molto importante per la Fiat, usciamo con il meglio della tecnologia. Un motore a due cilindri turbo e un 1.8 a iniezione diretta di benzina, un cambio manuale e quello automatico a doppia frizione Dry Dual Clutch a secco. Determinante sarà l'applicazione del Multiair e del Multijet2». Alfredo Altavilla, l'amministratore delegato di Fiat Powertrain, società che sviluppa motori, cambi e tecnologia, parla a tutto campo del futuro.
Ingegner Altavilla, partiamo dal nuovo motore: perché bicilindrico?
«Per ridurre la CO2 e avere una base per future soluzioni ibride. Volevamo un motore Euro 5 pronto per il 2011 e in grado di rispondere all'Euro 6 dal 2014. Parliamo di un propulsore da meno di 100 grammi di CO2 al km, in tre versioni: aspirato, turbo e metano. Tutti sui 900 cc».
La logica del downsizing.
«Sì, mantenere le prestazioni riducendo la cilindrata. Per migliorare coppia ed emissioni abbiamo inventato il Multia-ir, il controllo elettronico delle valvole. Dalla combinazione dei fattori nascono potenze, per il bicilindrico, da 65 a 105 cv, con fasce di 80 e 90 cv».
Siete riusciti anche a ridurre le dimensioni?
«Certo, è proprio l'ingombro ridotto che lascia spazio a varianti ibride. Nel caso in cui venga applicato il cambio a doppia frizione Dry Dual Clutch, si potrà variare marcia mantenendo sempre in presa motore e ruote. Inoltre, essendo un motore compatto, in versione turbo, dotato di un collettore di aspirazione integrato, entra in vani ristretti».
Da che cosa dipende la notevole scala di potenze?
«Dal turbocompressore con una piccola turbina, che richiede poca inerzia per cominciare a lavorare, fornendo molta coppia a basso regime. Inoltre, con il comando elettronico delle valvole, il Multiair può ottimizzare la quantità d'aria immessa nei cilindri. Il Multiair è una grande innovazione».
Ed è soltanto Fiat?
«Sì, è un nostro brevetto: l'equivalente, per i motori a benzina, di quello che è stato il common rail per i diesel. Debutterà sull'erede della Alfa Romeo 147, commercializzata nel settembre 2009».
Milano?
«Non è a me che deve chiederlo » (la stessa risposta diplomatica con cui Altavilla replica alla domanda sul nome della nuova 159, che si dice potrebbe essere Giulia).
Lancerete anche il sistema Stop & Start, cioè: lo spegnimento automatico del motore nelle soste?
«Sicuramente, è efficace per ridurre la CO2. Abbassa del 3/4% le emissioni di anidride carbonica. In città i consumi si riducono fino al 15%».
Su quali modelli monterete il motore bicilindrico?
«Non solo sulle citycar, anche su auto del segmento B».
Compresa la Topolino?
«Sì».
In tutto il gruppo?
«Tutto. Ma è già stato chiesto anche da altre Case. La nostra società è nata per vendere anche agli altri costruttori».
Per Marchionne, il gruppo Fiat deve diventare produttore di auto low cost: bicilindrico anche per queste?
«Sì». (Altavilla non vuole aggiungere altro. Tuttavia si parla di tre auto low cost, prodotte una in Serbia, all'ex Zastava; l'altra in Polonia, a Tychy; la terza a Mirafiori. E proprio quest'ultima potrebbe utilizzare il motore bicilindrico).
Novità nel diesel?
«Il Multijet 2. Lavoriamo con Bosch, ma anche questo è un nostro brevetto. Riduce consumi ed emissioni, migliorando le prestazioni. In particolare, la coppia. Nel giro di dieci anni, il 90% dei motori a gasolio nel mondo avranno questo iniettore».
Quando arriverà?
«Nel terzo trimestre del 2009 e verrà montato su diversi modelli del gruppo