Cenni introduttivi sulla città di Noto
La città di Noto si trova nella parte sud orientale della Provincia di Siracusa, al centro della cosiddetta "Val di Noto", regione storica della Sicilia orientale che in passato indicava i territori delle attuali Province di Siracusa e Ragusa, e parte della Provincia di Catania. Noto dista 32 chilometri da Siracusa, 7 da Avola e 14 da Pachino.
La mappa del territorio comunale di Noto.
Noto è posizionata sul Colle Meti in una posizione posta a strapiombo su di una vallata a forma di anfiteatro naturale dominante la valle del fiume Asinaro. L'ubicazione di questa città è splendida, poichè da essa si gode uno splendido panorama sulla Zona sud della provincia aretusea, ma soprattutto perchè i suoi monumenti barocchi danno valore all'intero suolo cittadino.
Veduta panoramica di Noto con la Cattedrale in primo piano.
Considerata come la città più bella della Provincia di Siracusa insieme allo stesso capoluogo aretuseo, ma anche come uno dei comuni più belli d'Italia, Noto è nota ai turisti come il "Giardino di Pietra", titolo attribuitole per la bellezza della sua architettura barocca, che per le sue forme e la sua sinuosità fa si che la cittadina diviene ogni anno meta di numerose orde di turisti desiderose di ammirare il barocco netino con i loro occhi.
La città netina si divide in due settori: Noto Bassa sita nella parte inferiore del Colle Meti, e Noto Alta (Piano alto) che si trova in quella superiore. L'impianto urbanistico è rigorosamente a scacchiera con le vie che confluiscono nella parte superiore della città, interrompendosi in scenografiche scalinate che si abbarbicano nei quartieri popolari del centro storico netino, ma non è raro incontrare sinuose viuzze poste a strapiombo sulla collina in cui è ubicata la città.
All'ingresso del centro storico della città vi è posta la cosiddetta "Porta Reale" che era la principale via d'accesso alla città. Attorno ad essa sorge la "Villa comunale".
La "Porta Reale".
La "Villa comunale".
Il centro storico è tagliata in due dal corso Vittorio Emanuele a cui seguono tre piazze concatenate; Piazza Immacolata, Piazza Duomo e infine
Piazza XIV Maggio meglio nota come "Piazza d'Ercole". Esso è il maggiore in Provincia per numero di chiese e palazzi storici (conventi e residenze nobiliari) visitabili, senza contare le abitazioni private risalenti al periodo settecentesco.
Piazza dell'Immacolata.
Piazza Duomo.
Piazza XIV Maggio meglio nota come "Piazza d'Ercole"
Il Territorio comunale di Noto è il più vasto della Sicilia, infatti comprende numerose frazioni: Lido di Noto, Calabernardo e San Lorenzo sulla costa ionica; Noto Antico, San Corrado di fuori, Madonna della Scala, Villa Vela, Testa dell'acqua, Castelluccio, Cardinale, Casale, Mezzogricoli, Rigolizia e Santa Lucia di Noto nella zona montuosa a nord ovest verso Palazzolo; infine San Paolo e Belliscala nella zona agricola a sud est verso Rosolini (solo per citare le contrade più importanti, come vedremo più avanti le contrade extraurbane sono moltissime e alcune di esse nascondono molti "tesori" tra cui numerose rovine archeologiche).
Dal 1998, la città di Noto, pur essendo in Provincia di Siracusa, è comune capoluogo di un piccolo comprensorio amministrativo chiamato "
Comprensorio Eloro" di cui fanno parte tutti gli altri comuni della zona a sud di Siracusa: Avola, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero.
Noto possiede anche una grande Diocesi (Diocesi di Noto) comprendente (oltre a Noto), i comuni di Avola, Rosolini, Pachino, Portopalo di Capo Passero nella Provincia di Siracusa; Ispica, Pozzallo, Scicli e Modica nella Provincia di Ragusa.
Dal 2002 il comune netino è stato inserito dall'Unesco nella lista mondiale dei luoghi "Patrimonio dell'Umanità" per i suoi edifici in stile barocco dotati di una bellezza unica al mondo, cosa che ha influito anche ad aprire uno sportello universitario guidato dall'Università di Messina.
Noto non è solo la "
Capitale del barocco siciliano" ma anche una città che possiede notevoli risorse enogastronomiche, difatti la città netina è rinomata anche per il suo "
Moscato di Noto", vino liquoroso pregiato molto ricercato; ma non bisogna trascurare anche le moltissime specialità gastronomiche che la città offre.
Piccole statistiche
• Abitanti: netini o notinesi;
• Popolazione: 23275 abitanti;
• Fiumi limitrofi: Asinaro, Tellaro, Manghisi - San Marco (tratto iniziale del Fiume Cassibile),Torrente San Corrado, Torrente Santa Chiara;
• Clima freddo e umido in inverno, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
• Monti limitrofi Colle Meti, Monte Alveria, Monte Finocchito;
• Santo Patrono: San Corrado Confalonieri;
• Altri Santi venerati Santa Maria del Carmine, Santa Rita (Granieri), Santa Maria della Scala (Contrada Scala), Santa Maria Assunta (San Corrado Fuori le Mura), Sacro Cuore di Gesù (Rigolizia), Sant'Isidoro Agricola (Testa dell'Acqua), Santa Maria Immacolata;
• Dialetto parlato a Noto: siciliano orientale siculo derivante dal ceppo ragusano settentrionale;
• Economia netina: agricoltura, allevamento, turismo, economia commerciale a conduzione familiare, esercizi alberghieri e strutture ricettive;
• Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Impanate e Schiacciate - Salsicce di Maiale con peperoncino - Olio extravergine di oliva - Formaggi e latticini - "Pastetti" - "Facciuna ri Santa Chiara" - "Mpagnuccati" - "Pasticciotti" - Vino "Moscato di Noto";