Malesya seconda giornata di test:Stoner chiude in testa davanti alle Yamaha, Rossi a 1″
Ci ha provato un principio di “colpo della strega” a fermarlo, ma non c’è stato verso: sono bastati 19 giri a Casey Stoner per portarsi al comando della classifica dei tempi nella seconda giornata di test della MotoGP a Sepang, prima uscita stagionale dove, manco a dirlo, è stato ancora una volta il più veloce. Con una giornata di test in meno rispetto agli avversari, il Campione del Mondo in carica ha condotto la nuova Honda RC213V 1000cc in cima al monitor dei tempi, primo (e finora unico) a scendere sotto il muro del 2’01″ con un significativo 2’00″895.
Con un telaio evoluzione realizzato dalla HRC seguendo le indicazioni dei precedenti test di Valencia, Stoner ha lasciato a poco meno di 2 decimi un tris di Yamaha con un “giallo” finale: Ben Spies, secondo in classifica a 157 millesimi dalla vetta, era stato segnalato con un “monstre” 1’58″150, addirittura 1″5 (!) sotto al record della pista detenuto da Stoner (1’59″6, Test Sepang 2), 3″ netti (!!) rispetto al suo 2’01″052. Evidentemente un “bug” del sistema di cronometraggio, tanto che nel giro di 10 minuti questo primato da fantascienza è stato cancellato rimandando Spies in seconda posizione a precedere il compagno di squadra Jorge Lorenzo (+ 0″173 da Stoner), Dani Pedrosa (+ 0″613) e Cal Crutchlow (+ 0″670), fin qui protagonista i ottimi test con la M1 gestita dal team Tech 3.
A contrapporsi al dualismo tra Honda e Yamaha c’è la “rincorsa” Ducati. Un incoraggiante inizio rispetto a 12 mesi or sono con la nuova Ducati Desmosedici GP12 che, in prospettiva, sembra prometter bene: Valentino Rossi è finora parso soddisfatto e, strano da dirsi in quest’esperienza da Ducatista, persino “divertito” di guidare la nuova nata di Borgo Panigale. Resta il canonico 1″ da recuperare, ritrovandosi preceduto in classifica anche dalla GP12 “Sat” (l’ex “GP Zero” dei test di Valencia) affidata ad Hector Barbera, miglior pilota Ducati con la Desmosedici del Pramac Racing Team.
Costretto ben presto alla resa Nicky Hayden con una spalla dolorante (proverà a scender in pista domattina), ha stretto i denti Andrea Dovizioso completando 42 giri in sella alla seconda Yamaha Tech 3 nonostante una clavicola destra fratturata ad inizio mese, rientrando nella top-10 insieme ai “clienti” Honda Alvaro Bautista (RC213V del Gresini Racing, sospensioni Showa) e dell’iridato Moto2 in carica Stefan Bradl, al primo test con la 1000cc di casa LCR Honda, secondo con una MotoGP. Chiudono la classifica le CRT con la Suter-BMW del Forward Racing del bi-campione del mondo SBK Colin Edwards a 6″ dalla vetta, nettamente davanti rispetto alle FTR-Kawasaki del BQR Team affidate a Ivan Silva, Jordi Torres e Robertino Pietro con pochi giri all’attivo con irrisolti problemi tecnici.
Test Sepang, Classifica 2° giorno
01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 2’00.895 (29 giri)
02- Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 0.157 (37 giri)
03- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 0.173 (40 giri)
04- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 0.613 (35 giri)
05- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 0.670 (42 giri)
06- Hector Barbera – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 0.893 (50 giri)
07- Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 0.991 (44 giri)
08- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 1.038 (46 giri)
09- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 1.265 (42 giri)
10- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 1.459 (41 giri)
11- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 1.519 (41 giri)
12- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – + 1.703 (66 giri)
13- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 2.046 (40 giri)
14- Franco Battaini – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 3.416 (38 giri)
15- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW (CRT) – + 4.827 (37 giri)
16- Ivan Silva – Avintia Racing – FTR Kawasaki (CRT) – + 9.402 (16 giri)
17- Jordi Torres – Avintia Racing – FTR Kawasaki (CRT) – + 10.998 (2 giri)
18- Robertino Pietri – Avintia Racing – FTR Kawasaki (CRT) – + 11.651 (5 giri)
Da quello che si può notare le CRT arrancano e non di poco la prima delle moto si trovo a 9 secondi e mezzo l'ultima a quasi 12".
Ed ecco che i piloti cominciano a storcere il naso il primo tra tutti Lorenzo definendole moto di un'altra categoria.
E' evidente che ci sia bisogno di nuove idee e Carmelo Ezpeleta è arrivato a Sepang annunciando novità:
"Quello che è chiaro è che abbiamo un serio problema di denaro e quello che dobbiamo fare è cercare delle soluzioni per continuare a offrire spettacolo e un livello tecnologico degno di questa categoria. Il problema che hanno tutti sono i soldi e per questo abbiamo creato la CRT, per dare una possibilità ai team di risparmiare, creando una moto per poter correre a costi accettabili".
Però le CRT che sono in pista a Sepang sono ancora troppo lontane dalle MotoGP tradizionali, quelle "vere".
"Per ora si tratta di moto in evoluzione - ha continuato Ezpeleta - aspettiamo la prima gara in Qatar per valutare i livelli, sono certo che le cose andranno diversamente".
A Sepang, però, c'è stata una riunione della commissione dei costruttori della MotoGP, la MSMA, nella quale Honda, Ducati e Yamaha hanno ricevuto le proposte della Dorna sulla limitazione dei costi.
"Abbiamo chiesto alle Case - ha detto il manager spagnolo - di limitare i costi dei leasing, e stiamo lavorando per questo. A Jerez il 23 marzo presenteremo una serie di proposte tecniche per cercare di limitare le spese. La prima è quella di fare come in Formula 1, ovvero avere una moto a pilota. Nelle auto non accade come nella MotoGP, dove ogni pilota ha a disposizione due moto e questo potrebbe già limitare i costi. Poi vorremmo inserire un tetto di leasing per le moto date ai team privati, a un milione di euro, che sarà esteso anche alle CRT, che però sono di proprietà della squadra. In questo modo le Case potranno scegliere che tipo di moto dare i privati, magari con motore ultima versione e telaio dell'anno precedente o viceversa".
Con l'introduzione delle CRT la griglia della MotoGP è cresciuta da 17 a 21 moto, con queste nuove proposte, però non si punta a un incremento in questo senso.
"Il nostro obiettivo - ha specificato Ezpeleta - è quello di salire al massimo a 22 moto. Il problema che abbiamo oggi è di tenere bassi i costi per non far sparire le moto della griglia".
Ma riguardo alla CRT, c'è chi, come la Ducati ha visto il ritorno dell'Aprilia come un "aggiramento" del regolamento. La Casa di Noale, infatti, ha scelto di produrre una moto CRT e di venderla.
"Si tratta di una cosa che a noi sta bene - ha detto Carmelo Ezpeleta - non è scritto da nessuna parte che una casa costruttrice non possa fare quello che Aprilia ha già fatto, l'unico vincolo è di rimanere nei limiti del regolamento. Anzi spero che questo invogli anche altre case a fare la stessa cosa. Ad esempio, se Kawasaki, Suzuki o BMW che in questo momento non sono presenti in MotoGP volessero dare vita a una produzione di moto racing solo per la classe CRT potrebbe essere un modo per entrare in questo mondo".
Intanto a Sepang sulle prime CRT, quelle del team BQR, accade anche questo: i motori sollecitati dai lunghi rettilinei malesi hanno ceduto di schianto e il team ha cercato aiuto in una squadra locale che corre nella SBK asiatica con le Kawasaki. I volenterosi asiatici hanno portato una moto completa, con tanto di cavalletto! Dalla quale è stato "cannibalizzato" il motore per dar modo a Silva di continuare i test. La squadra malese assicura che la potenza dei loro motori è di quasi 180 cavalli, una sessantina in meno di quelli di una MotoGP!
Un mio parere? Non vedo un futuro roseo anzi vedo un addensarsi di nubi nerissime nel futuro sia della motogp che delle crt. Semplicemente un gran casino.