Alfetta berlina

[ZeroAlfa]

Dimenticavo di dire che poi mi è arrivato il catalogo illustativo dell'Alfetta serie '72: bellissimo. Venti pagine che fanno davvero tornare indietro nel tempo, quando il "comfort dell'auto" era ancora il "conforto della nuova Alfetta" e quando le foto erano foto vere e non immagini realizzate al computer.

[cogi]

Si potrebbe scannerizzare questo depliant.

Se serve, ho il catalogo ricambi cartaceo e su microfiche dell'Alfetta, comunque ho le microfiche (leggete microfisc ) di tutte le vetture prodotte dal '75 al 2005, in caso di necessità fatemi sapere.

cca i tituli si sprecanu

[ZeroAlfa]

Ma certo che si può scannerizzare: avevo già intenzione di farlo. Solo che adesso sta a Catania (l'ho sceso una settimana fa), ma comunque la prima volta che scendo lo scannerizzo.

Il catalogo cartaceo dei ricambi dell'Alfetta ce l'ho anche io. Le microfiche (yes, yes... si legge microfisc... non fate cattivi pensieri!!! ), invece, mi mancano. A proposito, ma come le visualizzi? Hai per caso il lettore dell'epoca?

Curiosità. Ma in quest'epoca fatta di e-per e dvd, c'è qualcuno che se le ricorda ancora le microfiche?

...ho le microfiche (leggete microfisc ) di tutte le vetture prodotte dal '75 al 2005...

Ma in che senso hai le microfiche sino al 2005? Per i ricambi di macchine come 145, 146, 156, 166, GT, ecc. c'era anche la versione in microfiche? Quelle della 164 le ho avute effettivamente in mano qualche giorno fa, ma credevo fosse stata l'ultima ad usare anche questo sistema!

[cogi]

Ho un lettore di microfiscccccccccccccc (evitiamo cattive interpretazioni ), era utilizzato in una concessionaria AR, le microfisccc che ho comprendono fino alla 147. In effetti in periodo di eper sarebbe fuori luogo, ma vuoi mettere la goduria nel consultare le vecchie microfiscc con un più anonimo eper? a mio parere non c'è paragone.

[tony-gt]

lo so che siamo ot, ma adesso mi avete incuriosito, che sono le microfiche ?

[ZeroAlfa]

Ho un lettore di microfiscccccccccccccc (evitiamo cattive interpretazioni ), era utilizzato in una concessionaria AR, le microfisccc che ho comprendono fino alla 147. In effetti in periodo di eper sarebbe fuori luogo, ma vuoi mettere la goduria nel consultare le vecchie microfiscc con un più anonimo eper? a mio parere non c'è paragone.

Un lettore autentico Alfa Romeo di microfiche: grandeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!
Sarebbe davvero bello trovarne uno, ma temo che ormai è cosa abbastanza difficile.

Ah, quindi sino alla 147...
Senti, ma per caso hai anche il catalogo ricambi cartaceo di 146 e 155? Non è che potresti farne una fotocopia, eh? Pago tutto, ovviamente!! Eventualmente ne parliamo in privato, altrimenti qui andiamo schifosamente OT.

[ZeroAlfa]

lo so che siamo ot, ma adesso mi avete incuriosito, che sono le microfiche ?

Erano delle piccole schede dall'aspetto simile alle lastre delle radiografie (però di dimensioni poco più grandi di una custodia di cd), in cui erano miniaturizzate le varie schermate dei ricambi di una o più versioni di modello. Per essere visualizzate serviva però un apposito lettore che funzionava un po' come una lavagna luminosa, solo che l'ingrandimento non era proiettato sul muro ma su un monitor apposito che era integrato nel lettore stesso. L'operatore "esplorava" le varie schermate spostando la microfiche all'interno del lettore. Me lo ricordo bene quando acquistavo i ricambi dell'Alfetta, dell'Alfasud, della Giulia, della 33...

Questi erano una microfiche Alfa Romeo e il lettore che era in dotazione a tutti i ricambisti della Casa:

[cogi]

Ho un lettore di microfiscccccccccccccc (evitiamo cattive interpretazioni ), era utilizzato in una concessionaria AR, le microfisccc che ho comprendono fino alla 147. In effetti in periodo di eper sarebbe fuori luogo, ma vuoi mettere la goduria nel consultare le vecchie microfiscc con un più anonimo eper? a mio parere non c'è paragone.

Un lettore autentico Alfa Romeo di microfiche: grandeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!
Sarebbe davvero bello trovarne uno, ma temo che ormai è cosa abbastanza difficile.

Ah, quindi sino alla 147...
Senti, ma per caso hai anche il catalogo ricambi cartaceo di 146 e 155? Non è che potresti farne una fotocopia, eh? Pago tutto, ovviamente!! Eventualmente ne parliamo in privato, altrimenti qui andiamo schifosamente OT.

Di cartaceo riguardo 146 e 155 non ho nulla, solo microfiche, altrimenti sarebbe stato un piacere inviarteli... aggratis

[ZeroAlfa]

Ok, grazie lo stesso: come se fosse!

[Xenos]

Dai ragazzi scusate, comunque volevo dirvi che siete dei pazzi a ricordare tutte le versioni dell'alfetta, ma quante cavolo ne hanno fatte?

[cogi]

Tranquillo, lo sapiamo che voi giovani non sapete o ricordate le microfiche , eppure fino a pochi anni fa esistevano , non è come oggi

tornando seri, è stato un modello longevo, la sua meccanica seppur continuamente affinata, è arrivata fino alla SZ/RZ, diciotto anni di motori in linea e ponte De Dion, la dicono lunga sulla bontà del progetto.

[Xenos]

E soprattutto su come cambino i tempi, se la si facesse oggi una cosa del genere, tutti direbbero che si pensa a ridurre i costi ricarrozzando modelli vecchi.

[ZeroAlfa]

E soprattutto su come cambino i tempi, se la si facesse oggi una cosa del genere, tutti direbbero che si pensa a ridurre i costi ricarrozzando modelli vecchi.

Ma, in effetti, fu davvero così: l'Alfa Romeo, negli ultimi 10-12 anni di vita aziendale indipendente, doveva raschiare il fondo del barile delle sue scarse risorse economiche per sopravvivere a bilanci finanziari asfittici e miserevoli. Reincarnare sempre le stesse meccaniche (quelle della Giulia, dell'Alfasud, dell'Alfetta) in modelli solo esteriormente (e a volte neanche completamente!) nuovi era una necessità vitale. Onore al merito di quelle meccaniche, ché comunque sono riuscite a difendersi nonostante gli anni contro una concorrenza che proprio allora iniziava a crescere, anche se alla fine degli anni Ottanta il divario sarebbe poi diventato troppo evidente (164 a parte). In ogni caso, va dato atto all'Alfa dell'epoca di essere riuscita, pur tra mille difficoltà di risorse, a portare avanti piccoli ma importantissimi sviluppi tecnici, come appunto il controllo variabile della fasatura dell'aspirazione che si sarebbe poi imposto come una prassi di tutti i costruttori.

[Xenos]

Sono daccordo con te zeroalfa onore a loro, mi faceva riflettere come in quel caso ci si concentrava su quanto e' valida la meccanica se la riusano sempre, mentre ora ci si concentra su, quanto sono barboni riciclando tutto, la stessa meccanica la riusano sempre.

[ZeroAlfa]

Non credere...
A metà anni '80, quella situazione saltava agli occhi eccome. Quando arrivarono sul mercato la 90 e (udite, udite...) pure la 75, mica ci furono tutti quegli spumanti stappati che si potrebbero immaginare oggi guardando a come è stata mitizzata la 75. Anzi, proprio la 75 venne abbastanza stroncata, anche se oggi la cosa si fa finta di dimenticarsela. La 90, poi, non ne parliamo: presentata in pompa magna come l'ammiraglia del 2000, affondò prestissimo sia prestazionalmente che in termini di personalità. Oggi queste cose vengono negate e dimenticate. Per non parlare della Spider: oggi un autentico mito su quattro ruote, ma non era certo una gran cosa vederla in listino ancora nel 1994, col solito ritornello dell'Alfa del film "Il laureato" di quasi trent'anni prima!! Solo che, come si suol dire, il tempo è galantuomo e tante cose finisce che passano in cavalleria. Vedrai che prima o poi una cosa del genere accadrà anche per le Alfa più recenti... Già qualche timido segnale in giro lo sto intravedendo e, per esempio, mi capita sempre più spesso di trovarmi d'avanti persone che guardano una 146 tenuta bene come la mia e subito partono coi ricordi e con la nostalgia di quei motori fatti cantare 10 o 15 anni fa: mi è capitato proprio qualche giorno fa, mentre facevo il cambio dell'olio. Alla fine, è tutta una questione emozionale: a mano a mano che si va avanti con gli anni, ci si ricorda di quella 145 o 146 su cui si sono vissuti i propri vent'anni o di quella 164 di papà con cui si andava in giro nelle giornate di festa. Fatalmente, certi modelli si imparerà a riscoprirli, finalmente liberi da tutte quelle sovrastrutture e paranoie mentali che ci siamo sentiti sempre ripetere fino ad oggi. E così sarà anche per tutte le altre Alfa venute dopo. Di questo io ne sono assolutamente sicuro.

[cogi]

Ricordiamoci che sono riusciti a coniugare la nuova carrozzeria della 75, montando le porte della Giulietta. La parte telaistica si può dire che sia rimasta pressochè invariata dall'Alfetta alla 75, così come rimase allo stadio di prototipo l'ultima evoluzione del GTV, i soldi erano ormai finiti e fiat non si accollò altre spese (per la verità non se ne accollò mai). Ricordo che verso gli inizi anni '80, si mormorava che per ogni Alfetta venduta si perdeva 1 milione di lire, la gestione politica stava uccidendo l'Alfa Romeo ancora una volta.

La 90, a suo tempo fu imposta come la sostituta dell'Alfetta, ma con una carrozzeria troppo squadrata, nel mentre andavano affermandosi le carrozzerie tondeggianti, nonchè era vista come auto di rappresentanza, a differenza dell'Alfetta, la quale era una berlina sportiva, così presentata e così osservata dal pubblico. Addirittura la 90, tra gli optional aveva la Valextra, una simil ventiquattrore che si posizionava nell'apposito vano del cruscotto.

[ZeroAlfa]

Ricordo che verso gli inizi anni '80, si mormorava che per ogni Alfetta venduta si perdeva 1 milione di lire...

Addirittura, secondo altre stime, all'inizio degli anni '80, produrre un'Alfetta costava quasi tre volte il prezzo di listino. Forse stabilire oggi con esattezza QUANTO si perdesse è ormai impossibile: l'unica certezza è che si perdeva, e tanto.

[cogi]

Le lotte sindacali, le assunzioni facili, le tantissime ore di lavoro perse per malattia ed altro, si perdeva tanto, ma queste erano cose comuni ad altre case italiane, alcune ammortizzate con interventi statali diretti perchè fabbrica di proprietà IRI, dall'altro con prestiti a getto continuo dallo Stato, minacciando la cassa integrazione. Insomma ce ne per tutti, con la differenza che i tecnici Alfa, sapevano coniugare quel poco di liquidità con progetti innovativi, ma che poi non sviluppavano a fondo per mancanza di risorse economiche, a titolo di esempio ricordiamoci la GTV e la Giulietta Turbodelta, dove alcune guarnizioni e componenti del motore erano derivati dalla F.1., l'ing. Chiti in questo era un vulcano di idee.

[ZeroAlfa]

Addirittura la 90, tra gli optional aveva la Valextra, una simil ventiquattrore che si posizionava nell'apposito vano del cruscotto.

Me la ricordo!!
Era bellissima. Ricordo di quando accompagnai mio padre a fare un preventivo per la 90: gli era venuto il pallino di dare via l'Alfetta per prendere proprio una 90 (meno male che alla fine ci ha ripensato: oggi posso dire di essere uscito da sotto un treno!! ) e in esposizione c'era alla VARCAT di Catania proprio una 90 con questa bella piccola valigia sagomata alloggiata nella plancia di fronte al passeggero. Un paio di foto:

[cogi]

Be, non dire così, l'Alfetta è l'Alfetta, ma oggi avere una 90 e per di più Valextra-munita è davvero raro. Certo, son gusti, ma credo che anche tu oggi ne saresti contento, mio padre ha avuto una 2.0 V6, e credimi sarei ben felice di averla oggi, ma a suo tempo le auto si cambiavano come succede oggi.

[ZeroAlfa]

No, aspetta... Non intendevo dire che oggi avere una 90 in garage mi farebbe schifo. Tutt'altro!! Semplicemente, ero e sono troppo attaccato a quella Alfetta grigio indaco che mi ha visto nascere e su cui sono cresciuto: per me è - né più né meno - una sorella: non riusciurei mai a darla via neanche per tutto l'oro del mondo. Sono sicuro che oggi, pur con una 90, con un'altra Alfetta o con una Testarossa in garage, mi si bagnerebbero gli occhi ricordandomela. Per questo dico di essere uscito da sotto un treno. Non riesco proprio a immaginarmelo il mio garege senza di lei. Quando io parlo della mia Alfetta, ogni considerazione tecnica, stilistica, storica scompare: restiamo solo io e lei. Scusate.

[cogi]

Complimenti per le bellissime parole che hai avuto per l'Alfetta, ti capisco e condivido

[ZeroAlfa]

Grazie!!
E dire che la mia Alfetta ha rischiato di andarsene pure nel 1988. In quell'anno mio fratello prese la patente e mio padre decise di dare in permuta alla Peugeot (per una 205) proprio l'Alfetta e pure una 126 FSM acquistata due anni prima. Immaginatevi la tragedia che feci io in casa in quei giorni!!!! Risultato: dopo dieci giorni, mio padre e io andammo a riprendercela, rimettendoci pure 700.000 lire: l'Alfetta, infatti c'era stata valutata 700.000 lire e noi, per riportarla via, dovemmo pagarla 1.400.000 lire a causa di qualche piccola riparazione (mi ricordo della pompa freni...) che nel frattempo avevano fatto nell'officina della concessionaria. Eh... storie d'altri tempi!! Per fortuna che non si era ancora arrivati a fare alcun passaggio di proprietà e quindi sul libretto non c'è traccia di questa vicenda leggendaria!! Rimane solo il cartellino blu e bianco (che conservo ancora) con le caratteristiche e il prezzo della macchina (appunto 1.400.000 lire) che la concessionaria aveva poggiato sulla plancia di questa Alfetta prima serie color grigio indaco messa in vendita dentro il salone di una concessionaria Peugeot...

[cogi]

Una bella storiella, la quale senza l'esito positivo da te avuto, molto probabilmente adesso non ci sarebbe più.

[Benny Q4]