Dunque, come già detto, la rivista
auto ha pubblicato sul numero di maggio la prova su strada della
Giulietta 1.4 Turbobenzina MultiAir Distinctive 170cv
La Giulietta del test era equipaggiata con quattro cerchi da 16” che personalmente reputo abbastanza orribili. Più in generale, la prima cosa che ho notato è che tutti i cerchi della Giulietta sono un po’ discutibili nel disegno, tranne forse i 18” sportivi a 5 fori. Questo almeno secondo il mio gusto, ma resta il fatto che, se domani dovessi comprare una Giulietta, dovrei già mettere in conto l’acquisto di quattro bei cerchiucci nuovi.
Alcuni dei voti di AUTO:
Motore
Risposta piena e decisa ai regimi intermedi. L’allungo, però, è contenuto per una sportiva: a 5500 giri ha già dato il meglio. Voto 8.
Accelerazione
Tempi interessanti grazie alla buona motricità e alla corretta scalatura dei rapporti. Voto 8,5.
Ripresa
Una volta entrati in zona turbo la risposta è intensa, si riprende ritmo rapidamente anche in sesta. Voto 8,5.
Velocità
Di poco inferiore al valore dichiarato, viene raggiunta sfruttando anche una sesta piuttosto corta. Voto 8.
Cambio
Finalmente innesti brevi e precisi, e sincronizzazione sempre efficace. Un po’ di rumorosità parassita in rilascio. Voto 9.
Sterzo
Sensibile e diretto, in modalità Dynamic appare persino troppo carico, in velocità. Buon diametro di volta. Voto 9.
Frenata
Comando pronto, da vera sportiva, in modalità Dynamic; buon bilanciamento anche nelle frenate più violente. Voto 8,5.
Tenuta di strada
Comportamento preciso quanto facile da assimilare, del tutto esente da rollio. Sottosterzo ridotto al minimo. Voto 9.
Stabilità
Reazioni composte e graduali, e sempre contenute da un retrotreno ben piantato a terra. Voto 9.
Qualità
Vettura di pre-serie, con accoppiamenti di carrozzeria passibili di miglioramenti. Ben fatto l’impianto guarnizioni porta. Voto 8.
Qualche estratto dell’articolo:
“La messa in moto dà voce ad un motore dal suono pieno, forse anche un po’ troppo quando ci si porta negli alti regimi. Che peraltro non sono altissimi: il limitatore stacca a 6500 ma in realtà il 1.4 finisce di dare il meglio ben prima, attorno ai 5500. Sull’altro fronte, il turbo inizia a farsi sentire sui 1500, per diventare pieno e deciso solo oltre i 2000. Ma quando lo si tiene qui, nella fascia centrale di utilizzo, con più di 1 bar di sovralimentazione riesce a garantire una spinta molto consistente e risponde all’istante alla pressione sull’acceleratore.”
“Lo sterzo, per esempio, trasmette una buona sensazione di contatto con la strada ed è pure pronto e progressivo. E l’assetto risulta bello piatto, per una gestione precisa ed efficace delle traiettorie. Nella guida impegnata è preferibile optare per la modalità Dynamic: il gas risponde con prontezza, lo sterzo acquista più carico (fin troppo, specie per gestire con precisione le lievi variazioni d’angolo richieste dalle curve veloci), il differenziale elettronico cancella il sottosterzo e permette di tenere la corda senza dover correggere, il controllo della stabilità diventa meno intrusivo. Cambia anche la consistenza del pedale del freno, precaricato al fine di offrire una risposta immediata, ma non per questo priva della dovuta gradualità.”
Nel descrivere la tecnica della macchina, AUTO ricorda come la Giulietta faccia largo impiego di acciai ad alta resistenza e il ricorso all’alluminio per molti elementi delle sospensioni, al magnesio per la traversa sottoplancia e ad altre soluzioni non comuni, come l’ossatura in plastica del divano posteriore. Tutto questo al fine di contenere il peso della vettura. Ma “in ogni caso, a conti fatti, con i suoi 1360 kg, la Giulietta non è la più leggera della sua classe.”
Per la prima volta, poi, anche il comando dei freni entra nel pacchetto di funzioni variabili attraverso il manettino DNA. Nella Mito non è possibile, invece sulla Giulietta la modalità Dynamic fa in modo che, quando si toglie bruscamente il piede dal gas, l’impianto frenate viene precaricato incrementando la pressione, per una risposta più pronta del pedale. Ovviamente, come già sulla Mito, questa funzione va ad aggiungersi all’inserimento dell’Electronic Q2 e alla variazione delle risposte di acceleratore, sterzo e controllo della stabilità. Molto interessante, a proposito di DNA, è il suo interfacciarsi col display del navigatore. In alternativa alle indicazioni di navigazione, è possibile visualizzare sul display tre differenti schermate: in una viene visualizzato il grado di apertura del gas e l’intensità di sovralimentazione, riportati sotto forma di barre grafiche; in un’altra, con una bella grafica che sembra 3D viene visualizzata l’istantanea delle accelerazioni frontale e laterale, espresse in fazioni di G; l’ultima schermata, infine, riassume le regolazioni selezionate attraverso il DNA, peraltro organizzate “a pacchetti”: non è prevista, in pratica, la possibilità di modificare singolarmente le singole regolazioni. Tutto molto bello e tutto “di serie” nel momento in cui si richiede come optional il navigatore (che è del tipo a scomparsa nella plancia); c’è un solo problema: il prezzo, perché il navigatore costa 1800 euro.
Il cambio montato è il nuovo C635 che tra qualche mese sarà disponibile pure con doppia frizione.
Altra cosa interessante: per la prima volta nel gruppo Fiat, la giunzione tra fiancate e padiglione è realizzata tramite saldobrasatura, soluzione che permette di eliminare le discriminature longitudinali sul tetto.
A differenza di quanto qualcuno sosteneva, poi, i sedili sono stati giudicati ottimi, capaci di offrire sostegni adeguati.
Infine, qualche dato prestazionale:
velocità max: 212,1
0-100 km/h: 7,8 secondi
40-120 km/h: 28,5 secondi
40-140 km/h: 34,3 secondi
80-120 km/h in VI marcia: 10,0 secondi
80-140 km/h in VI marcia: 16,0 secondi
consumo a 90 in VI: 17,8 km/l
consumo a 120 in VI: 13,8 km/l
consumo extraurbano: 15,5 km/l
consumo in città: 11,1 km/l
consumo a 130 in autostrada: 11,7 km/l
Tempi sul giro in pista (Balocco):
VW Golf 1.4 TSI DSG 160cv – 3’13”28
Peugeot 308 1.6 THP 150cv – 3’13”63
Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbobenzina MultiAir 170cv – 3’14”40
Bmw 120i 170cv – 3’14”97
Fiat Bravo 1.4 T-Jet 150cv – 3’15”84
Come però precisa lo stesso AUTO, la Giulietta ha segnato questo tempo con gommatura 205/55 su cerchi da 16”. Il discorso cambierebbe parecchio con il Pack Sport (assetto sportivo e cerchi da 17”).