1950 - 1959

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1950 - 1959

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C52 Disco Volante /Narrow Hipped' Spider - 1952

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Coupe - anno 1953

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Spider "Narrow Hipped"- anno 1953

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Ideata con la collaborazione della carrozzeria "Touring-Superleggera" sullo schema della 1900 C, nel 1952 viene realizzata in soli quattro esemplari; un coupé e tre spyder. La linea biconvessa è particolarmente originale ed aerodinamica, tanto che l'Alfa Romeo ne deciderà il deposito del brevetto come "Modello ornamentale".

Con una carrozzeria ispirata alla versione spider vennero poi allestiti una decina di esemplari, denominati 6C3000CM, per le competizioni che, però, montavano il 6 cilindri 3,5 da 250 CV. Il peso particolarmente esiguo (760 kg) permetteva di raggiungere i 230 km/h. Pilotando una di queste vetture in versione coupé, Fangio si classificò 2° assoluto nella Mille Miglia del 1953 e vinse il G.P. Supercortemaggiore con la versione spider nello stesso anno.

Grazie alla sua linea particolare ed alla popolarità della Mille Miglia, la "1900 C 52" divenne famosissima in breve tempo, facendo piovere negli uffici del Portello decine di prenotazioni "sulla fiducia". Tuttavia, l'azienda decise di non produrre in serie il modello, nonostante le pressioni di personaggi famosi ed innamorati della "Disco Volante", tra i quali ricordiamo l'astronauta Charles Conrad e l'attore Tyrone Power.
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Re: 1950 - 1960

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6C Bucci Speciale - anno 1953

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Questa unica Alfa Romeo 2500S è dotato di un corpo sportivo a due posti, sviluppato di Nestor Salerno in Argentina, ed era montati alla produzione Clemar Bucci del 1937 Alfa Romeo 12C. Il 12C-37 non è stato un successo nelle corse automobilistiche. E` noto che Achille Varsi era corso a Mar Del Plato nel 1948, e la vettura riapparve nel 1953 per Argentina G.P. nelle mani di Clemar Bucci, che era cominciato al terzo posto quando il motore non è riuscito. La prossima auto è apparso nel 1956 con la due posti sportiva corpo e motore 2500S in John de Boer's Italian Car Register. Alfa Romeo telaio 912517 è descritta come dotata di corpo Sader costruito da Nestor Salerno per Clemar Bucci. Nel 1989, Bucci Speciale è stato acquistato da un appassionato di Regno Unito. Rilasciata con FIA documenti, ha anche subito un restauro meccanico nel Arnie Johnson's Silverstone Workshop nel 1990 prima di essere ridipinto. La vettura ha prestazioni molto buone e la gestione, ed è rispettabile una velocità alto quasi 240 km/h.
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6C 3000 CM Spider Zagato - 1953

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L'Alfa Romeo 6C 3000 è stata costruita come prototipo nel 1950. Questa versione 3 litri della 6C 2500 fu abbandonato fino al 1952, quando lei si appare di nuovo come la 6C 3000 CM, che significa Competizione Maggiorata. Sotto il cofano nascondeva un motore da 3,5 litri, 275 cavalli e raggiungere una velocità massima 250 km/h
Nel 1953, la 6C 3000 CM Coupe catturato il secondo posto dietro a Ferrari alla Mille Miglia, un punto culminante della sua carriera. Una versione Spider è emerso vittorioso a Supercortemaggiore 1953, e nello stesso anno da Juan Manuel Fangio e Onofre Marimon a Le Mans! Non molto tempo dopo un incidente danneggiato, Colli disegnato e costruito Coupe corpo e il telaio è stato rinato da Zagato con un corpo Spider. Nel 1954 la 6C 3000 CM è stata venduta a svedese Joakim Bonnier.
Lui ha corso con la vettura up fino al 1956 sia nel suo paese natale e in Gran Bretagna.
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Coupe Colli - 1953

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Carrozzata dal milanese Colli con alcuni richiami allo stile introdotto dalla 1900 C52 Disco Volante. Viene
realizzata in sei esemplari, 4 in configurazione coupé e 2 spider. Tra i risultati ottenuti dalla coupé, da
ricordare il 2° posto di Fangio, in coppia con Sala, alla Mille Miglia del 1953.
Questa vettura ha partecipato alla 24 ore di Le Mans del 1953 con l'equipaggio Sanesi-Carini, ma è costretta
a ritirarsi dopo 12 ore per problemi al cambio.

Motore: 6 cilindri in linea
Cilindrata: 3495 cc
Potenza: 246 cv a 6500 giri/min
Velocità max: 250 km/h
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6C 3000 CM Colli Spider - 1953

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La 6C 3000 nasce nel 1953 carrozzata dal milanese Colli con alcuni richiami allo stile introdotto dalla 1900 C52 Disco Volante.
Il propulsore che equipaggia questo modello, progettato da Giuseppe Busso, utilizza diversi componenti del precedente 6 cilindri da tre litri studiato per il prototipo 6C 3000, ma con cilindrata incrementata a 3495 cc e con una potenza che ha raggiunto, nelle sue evoluzioni, i 275 CV.
La 3000 CM' viene realizzata in sei esemplari, 4 in configurazione coupé e 2 spyder. Tra i risultati ottenuti dalla coupé, da ricordare il 2º posto di Juan Manuel Fangio, in coppia con Sala, alla Mille Miglia del 1953. Il pilota argentino stava dominando la gara ma è stato costretto a rallentare per un problema al telaio. La versione spider, invece ha vinto, ancora con Fangio, il 1º Gran Premio Supercortemaggiore a Merano nel 1953, ed è proprio l'esemplare oggi visibile al Museo Storico Alfa Romeo.
Una delle due spider, modificata nel 1954 secondo i nuovi regolamenti della categoria Sport Internazionale che prevedono una cilindrata massima di tre litri, viene siglata PR, Passo Ridotto. Il secondo esemplare spider appartiene alla collezione del Museo Storico Alfa Romeo.
La 6C 3000 CM al termine della sua carriera agonistica, è stata utilizzata all'inizio degli anni sessanta dal Reparto Esperienze dell'Alfa Romeo per prove sperimentali, tra cui l'adozione di freni a disco, che ritroviamo oggi sulla vettura. L'esemplare del Museo Alfa Romeo è proprio la vettura guidata da Fangio al Gran Premio Supercortemaggiore del 1954.
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Re: 1950 - 1960

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Berlinetta Aerodinamica Tecnica

BAT 5 - 1953

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BAT 7 - 1954

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BAT 9 - 1955

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L’Alfa Romeo in collaborazione con la carrozzeria Bertone a partire dal 1953 realizza una serie di tre auto con particolari connotazioni aerodinamiche atte solo a fini di studio, ma con il più basso coefficiente aerodinamico.Fu l’Alfa Romeo a contattare la Bertone e a commissionare l’ordine.

All’epoca la carrozzeria Bertone era molto attiva ed era l’unica in grado di realizzare simili, studi vuoi per capacità, ma anche per importanza.

Le tre auto, la BAT 5 del 1953, la BAT 7 del 1954 e la BAT 9 del 1955, così identificate furono disegnate da Franco Scaglione che a quel tempo lavorava in Bertone ma sviluppate da Nuccio Bertone.

Realizzate su telaio Alfa Romeo 1900, furono esposte fra il 1953 ed il 1955 al Salone dell’Automobile di Torino. Per ognuna delle tre auto l’Alfa provvide a fornire un cambio manuale a 5 rapporti ed un propulsore a quattro cilindri in grado di sviluppare più di 90 CV sufficienti a spingere le auto oltre i 200 km/h.

Le auto raggiunsero l’obbiettivo preposto, raggiungendo almeno in un modello il coefficiente ( CX ) aerodinamico di 0,19.

La prima auto ad essere realizzata fu la BAT 5 nel 1953, presentata al Salone dell’Auto di Torino. La forma del frontale, i finestrini laterali che hanno un angolo di 45° rispetto al corpo - vettura e un grande parabrezza che si integra perfettamente con un tetto quasi piatto, ma anche la carenatura alle ruote per eliminare qualsiasi resistenza generata dal girare le ruote mirano ad annullare le turbolenze aerodinamiche alle alte velocità. L’auto vanta un Cx di 0,23 che con un peso di solo 1100 kg gli consente di raggiungere i 200 km/h con il motore di serie.

La parte appariscente invece è la coda, infatti, sfoggia un enorme lunotto diviso da una sottile striscia di lamiera e due pinne lievemente affusolate e ricurve verso l’interno, per un risultato estetico molto personale.

La vettura presentata al Salone dell’Auto di Torino ha un enorme successo di pubblico soprattutto colpito dalle notevoli caratteristiche di stabilità alle alte velocità.

In ordine di tempo nel 1954 fu realizzata la BAT 7, sempre presentata al Salone dell’Auto di Torino. Chiari gli stilemi del modello precedente, ma portati al limite.

Bertone introdusse altri elementi aerodinamici frutto di suoi studi: due pinne di coda estremamente vistose. Esse erano molto ricurve e sottili, il frontale un’evoluzione del modello precedente, i fari furono alloggiati presso la protuberanza centrale ma più piccoli. Qui il Cx ebbe un valore di 0,19.

Nel 1955 fu presentata la BAT 9. Anch’essa fu frutto di studi aerodinamici, però improntata ad uno sviluppo per poter essere realizzata in larga scala. La BAT 9 pur sfoggiando l’evoluzione aerodinamica delle precedenti auto, mostra una linea più sobria, non ha le grandi pinne di coda che ora sono molto discrete, rimane il grande lunotto diviso in due parti. I fari sono posti all’estremità del parafango e sono sempre visibili. Per la prima volta compare il classico scudetto Alfa Romeo.

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750 Competizione - 1955

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L'Alfa Romeo 750 sperimentale monta un motore 4 cilindri in linea di 1500 cc di cilindrata con una potenza all'epoca di 148 cv a 8000 giri/min.
Attualmente in monoaccensione ma in origine era stata sperimentata su questo motore la doppia accensione.
A prima vista potrebbe assomigliare al motore 1300 della Giulietta che iniziò la produzione proprio nel 1955 ma, in realtà è un motore completamente nuovo studiato e sperimentato espressamente per questa vettura prototipo destinata alle gare di durata come appunto la Mille Miglia.
La particolarità di poter coprire il posto del copilota deriva dai regolamenti per la Mille Miglia di quell'anno che davano un vantaggio di punteggio per i piloti in solitario.
La meccanica della vettura è tutta di derivazione Giulietta sia le sospensioni che il cambio/differenziale con le dovute modifiche per adattarsi alla maggior potenza del motore.
Sono molto grado a chiunque possa fornire una giustificazione della sigla adottata per identificare questo modello
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Giulietta Spider Bertone - 1955

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Nel 1955 l'Alfa Romeo, per la realizzazione della futura Giulietta spider, bandì un vero e proprio concorso. Bertone presentò questa magnifica vettura disegnata da Franco Scaglione. Nella scelta pesò il fatto che Bertone producesse già la Giulietta Sprint, e forse non sarebbe stato in grado di affrontare industrialmente una ulteriore linea di montaggio. Vinse il progetto Pinifarina e questo splendido prototipo costruito fu ingiustamente lasciato senza seguito.
L'atto di nascita della carrozzeria Bertone risale al novembre del 1912, quando Giovanni Bertone, all'età di 28 anni, apre a Torino un'officina di "carradore". Nel 1933 il giovane Nuccio, che ha 19 anni, entra ufficialmente nell'azienda paterna. Innumerevoli sono le realizzazioni con motore Alfa Romeo ma questa Giulietta e la Giulia del 1963 sono le unica due Alfa a tetto apribile.
Di Giulietta spider Bertone ne esistono due abbastanza differenti fra loro. La prima, rossa, con targa svizzera presenta un pronunciato rigonfiamento nel cofano che termina in corrispondenza dello scudetto anteriore dove è pronunciata anche la "cometa" . La seconda, bicolore crema - bianco, con targa italiana Tv, ha il cofano liscio. Gli stessi interni sono identici con la plancia in lamiera anche se volanti differenti e la selleria dello stesso bicolore bianco - rossa. Ma la grande differenza fra i due modelli sta nella fanaleria posteriore di impostazione completamente diversa (la seconda ha gli stessi fanalini della spider Pininfarina) e il tappo della benzina nascosto dentro il bagagliaio.
La Giulietta spider Bertone bicolore ha partecipato al concorso Villa d'Este del 2003, ed era presente nella stessa manifestazione (non in gara) nel 2006
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Pininfarina "Superflow" 6C 3000 CM - 1956

Superflow (body type 1)

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Superflow II (body type 2)


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Spyder Super Sport - 1959 (Superflow III, body type 3)

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Coupe Super Sport Speziale - 1959 (body type 4)

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6C 3000 CM concluso al secondo posto alla Mille Miglia nelle mani di Fangio. La vettura servito come un telaio di riserva, prima di essere venduto a Pininfarina, per servire come un modello concettuale. The Turinese Coachbuilder hanno montato almeno quattro diverse modelli concettuale Alfa Romeo tra il 1956 e 1960. In mostra a Torino nel 1956, ha debuttato come "Superflow" coupé e poi a Parigi come "Superflow II". Nel 1959 il corpo di Spider è attrezzato con '00128 ' ed è stato presentato come "Spider Super Sport".

Nel 1960, il corpo finale è fatto per Alfa Romeo. Corpo Spider è stata scartata e sostituita con coupé arioso e chiamato "Super Sport Coupé Speziale", che per ancora una volta viene mostrata a Ginevra. In questa configurazione, ex-auto di Fangio sopravvissuto. Per molti anni è stato esposto in Peter Kaus, Rosso Bianco Museum. I concetti di Pininarina 6C 3000 CM non sono riemerso dopo l'intera collezione è stata venduta nel 2005
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Barchetta - 1954

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I dettagli sono sparse su questa Alfa Romeo Barchetta. Assomiglia a questo modelo è stato fabbricato utilizzando parti da un 1900 CS o CSS stradale. Twin Plug 1900 cc a 4 cilindri caratterizzato i primi cam cover design e una doppia distributori montato nella parte posteriore.
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Barchetta Conrero - 1956

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Giulietta Sebring - 1956

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Questa Giulietta è stata ricostruita per corse, una Roadster ben restaurata. Forse è stata utilizzato in Fahrzeug a Sebring.

km/h - 180
kg / vuoto - 750
lunghezza (mm) - 3700
cilindro - 4R
cilindrata (cc) - 1290
potenza (HP) – 102
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Giulietta Sprint Speciale (Bertone) - 1957

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Giulietta Sprint Speciale (Bertone), 1956

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Serie prototipo Alfa Romeo Giulietta Sprint (1954) e Giulietta Sprint Speciale (1957) sono i modelli più belli. Bertone li producono in un apposito strutture nel Grulyasko, Torino. Questo modelo è nato dal Scaglione e Maestro Burton. Scaglione era lavorato a Bertone 1951-1959 ed era creato a circa quaranta corpi.
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Abarth - Alfa Romeo 1300 Berlinetta Colani - 1959

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In Abarth Alfa Romeo Colani, il designer tedesco Luigi "Lutz" Colani ha fatto una combinazione di stile e lo spirito del suo design, e le idee del grande Carlo Abarth a Torino.
Nel 1957, è stato assegnato a Lutz Colani per costruire una vettura sperimentale aerodinamica basato sulla piattaforma Alfa Romeo Giulietta Spider. La linea del tetto del "Double Bubble" è una Abarth motivo caratteristico.
Quando l'auto è presentato pesa 780 kg, con un motore 1300cc da 110bhp Colin Abarth. Alfa Romeo si sono voluto di raggiungere 210 km / h.
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2000 Sportiva - 1954

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L'Alfa Romeo 2000 Sportiva è stata presentata al Salone di Torino nel 1954. La cui attuazione è stata affidata di nuovo a Franco Scaglione della Bertone. L'obiettivo era di produrre Alfa Romeo un molto leggero e molto potente per essere utilizzato nella classe Sport "2 L".
Vista posteriore della vettura è esteticamente molto vicino alla famosa Giulietta Sprint, con le sue ali affusolate terminano in piccole luci verticali. Tuttavia, la forma del posteriore che prefigura baia che si trova sulla versione "SS", vale a dire "Sprint Speciale" della Giulietta. La forma generale si ispira alla Disco Volante. Tutto sembra essere molto fluida, molto liscia.
Al fine di alleggerire la vettura, gli ingegneri hanno concentrato la loro scelta su un telaio tubolare in acciaio, proponendo a passo corto di 2,20 m, per una lunghezza totale di 3,60 m. Per favorire il più possibile il rapporto potenza / peso, il Sportiva 2000 è interamente in alluminio del corpo. La massa totale della vettura è 915 kg. L'asse posteriore è modellata sulla F1 Alfa Romeo, la famosa "Alfetta" e consiste di un asse tra cui un tipo di ponte De Dion con leveraggio uno Watt. Questo è lo stesso tipo di architettura che si trova 20 anni dopo su un altro Alfetta (berlina e GT)! I freni sono a tamburo sulle quattro ruote.
la scelta è caduta sul motore presentato 2 anni fa nel Disco Volante, vale a dire il 1900 cc è stata aumentata a 1997 cc. Ha anche due alberi a camme in alto e camere di combustione emisferiche. L'alimentazione è fornita da due carburatori Weber 50 "DC03" doppio corpo. La potenza è di 138 cv DIN (o 69,1 CV / l) alla normale 6500 rpm. Il cambio è a cinque rapporti. Questo telaio leggero in combinazione con il potente motore consente la 2000 Sportiva raggiungere una velocità massima di 220 km / h.
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