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LA CHRYSLER SORPRENDE - Ieri, a poco più di un anno dalla presentazione del piano quinquennale per la Chrysler, Sergio Marchionne ha presentato gli ultimi risultati economici del gruppo americano. Che lasciano stupiti per quanto sono confortanti. Prima del matrimonio con la Fiat, infatti, la Chrysler sembrava davvero un’azienda “bollita”, senza speranza, mentre ora la perdita netta si è ridotta alla metà (siamo a 84 milioni di dollari). E anche nel terzo trimestre del 2010 (come nei due precedenti) c’è stato un utile operativo: 239 milioni di dollari. Bene anche la quota di mercato interna, che è arrivata al 9,6% nel terzo trimestre (un anno fa si viaggiava attorno all’8%).
SANGUE AMERICANO PER UNA SUV ITALIANA - Al contempo, Marchionne ha parlato dei prodotti che possono nascere grazie alle sinergie tra i due gruppi. Dalla piattaforma della nuova Jeep Grand Cherokee (foto in alto), che sta avendo “un successo incredibile” secondo il numero uno di Fiat e Chrysler, pare che possa nascere una suv “sportiva” marchiata Alfa Romeo o Maserati. Il progetto è già abbondantemente avviato, e Marchionne ha detto che l’“orizzonte temporale sarà di 12-18 mesi”; sede di produzione potrebbe essere lo stabilimento di Jefferson North, a Detroit, dove da sempre escono le Grand Cherokee. Meno vicina al debutto, invece, è la grossa berlina che pure è in fase di studio: “Lo stile non mi piace - ha chiarito Marchionne - e serviranno almeno 6-9 mesi per decidere”.
ANCORA 10 GIORNI, E ARRIVA LA 500 A STELLE E STRISCE - Confermati, poi, i modelli prodotti negli Stati Uniti, ma di origine italiana. La 500 debutterà al salone di Los Angeles che aprirà i battenti il prossimo 19 novembre, e nel 2012 dovrebbe arrivare anche la versione elettrica della citycar; sarà sviluppata in America. Auto di lunghezza attorno ai quattro metri nasceranno su una nuova piattaforma che per l’Europa sarà prodotta in Serbia, mentre dal pianale siglato “C-wide”, ovvero quello della Giulietta “allargato”, verrà sviluppata una serie di modelli che per dimensioni sono più adatti al mercato statunitense. Si inizierà con la classica berlina a tre volumi che sostituirà (pare all’inizio del 2012) la Dodge Avenger, e la stessa “base” l’avranno le future Jeep Patriot e Liberty.
