Il 2.o jtdm da 135cv e stato montato sul restyling della 16 sostituendo il 1.9 da 120cv.Xenos ha scritto:2.0 da 135cv? Che motore e'?
Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
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Re: Alfa 149/Milano, A PAGINA 7 svelata come sarà
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Re: Alfa 149/Milano, A PAGINA 7 svelata come sarà
Quello che verrà montato del lancio, sì. Ma credo che si stiano riferendo ad un livello di potenza intermedio (tra 105 e 170) che potrebbe arrivare in un secondo momento. Almeno lo spero!
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Re: Alfa 149/Milano, A PAGINA 7 svelata come sarà
Esatto.ZeroAlfa ha scritto:Quello che verrà montato del lancio, sì. Ma credo che si stiano riferendo ad un livello di potenza intermedio (tra 105 e 170) che potrebbe arrivare in un secondo momento. Almeno lo spero!
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Si parlava di montare in un secondo momento il 2.0 JTDM con step di potenza da 140cv e pare ci sia allo studio la versione biturbo dello stesso da 200cv circa
con questi motori, l'inserimento del multiair da 135cv che sn sicuro avverrà, e magari l'inserimento della versione da 200cv del 1750 avrebbero una gamma di motori quasi perfetta
con questi motori, l'inserimento del multiair da 135cv che sn sicuro avverrà, e magari l'inserimento della versione da 200cv del 1750 avrebbero una gamma di motori quasi perfetta
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Un 2.0 twinturbo da 200 cv o poco più sono sicuro che arriverà: prima o poi il gruppo pensionerà il 1.9 anche in questa configurazione e allora il 2.0 ne prenderà sicuramente il posto. Come penso che anche il 1.8 da 200 cv arriverà.
Per essere davvero completa, però, la gamma della Giulietta dovrebbe avere anche un 1.8 turbo di potenza intorno ai 250 cv... Ci si stava pensando, ma temo che adesso venga tutto rimesso in discussione per via del blocco totale dei finanziamenti per lo sviluppo del marchio Alfa annunciato qualche giorno fa da Marchionne.
Per essere davvero completa, però, la gamma della Giulietta dovrebbe avere anche un 1.8 turbo di potenza intorno ai 250 cv... Ci si stava pensando, ma temo che adesso venga tutto rimesso in discussione per via del blocco totale dei finanziamenti per lo sviluppo del marchio Alfa annunciato qualche giorno fa da Marchionne.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Ma come ora che ci stiamo riprendendo ci fanno il blocco? Ma perche marchionne non se la va a prendere nel .........
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Purtroppo... o per fortuna. Perché, in effetti, non è che marchionne abbia tutti i torti (nel caso dell'Alfa).
http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 2048.shtml
Per Termini la situazione è ancora tutto in divenire e nulla ancora è irreparabilmente compromesso: il 21 dicembre ne sapremo di più. Ma per l'Alfa Romeo, effettivamente, si dovrebbe avere finalmente il coraggio di intraprendere una strada per poi percorrerla sino in fondo.
http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 2048.shtml
Per Termini la situazione è ancora tutto in divenire e nulla ancora è irreparabilmente compromesso: il 21 dicembre ne sapremo di più. Ma per l'Alfa Romeo, effettivamente, si dovrebbe avere finalmente il coraggio di intraprendere una strada per poi percorrerla sino in fondo.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Leggere i commenti che Tizio o Caio postano in giro per la rete ogni volta che arriva sul mercato un'Alfa nuova o ristilizzata è sempre... interessante. Mi sono sempre chiesto il perché di una così grande ostilità verso le Alfa. Provate a leggere i commenti lasciati dai naviganti sul sito di Quattroruote: nel 95% dei casi troverete critiche, prese in giro, offese, denigrazioni e chi più ne ha più ne metta. Tutto, come da copione, sempre nel nome delle cosiddette "vere" Alfa. Si legge di tutto... Di pianali 159 uguali a quelli Vectra (fesseria immane!), di trazioni, di sospensioni, di motori, di interni. Insomma, pare che di queste bistrattate Alfa non si possa salvare neanche una vite. Adesso, alle solite polemiche sulla trazione, sullo stile, sul pianale, sui motori, se ne aggiunge un'altra: quella sui qualdrilateri delle sospensioni anteriori. La Giulietta è già stata collaudata, provata, verificata, smotanta, analizzata, bocciata e cestinata. C'è chi l'Alfa la fa morire nel 1986, chi nel 1972, chi nel 1950... C'è chi pensa che l'ultima vera Alfa sia stata la Giulia, chi pensa che invece tutto sia morto con l'Alfetta, chi ancora con la 75, chi ritiene che sia stata invece la 1900 a segnare la fine del sogno Alfa, chi odia l'Arna e chi scrive che l'Arna era più Alfa della Giulietta di oggi. Chi pensa che l'Alfa sia morta nell'86 ma sia risorta nel '98 con la 156 e sia ora morta d nuovo perché la Giulietta non ha più questi benedetti quadrilateri all'avantreno. Insomma, è un gran casino e si fa a gara a chi la spara più grossa. Non credo se ne uscirà mai: è una maledizione che noi alfisti ci porteremo sempre addosso. Se solo, noi alfistucoli di mezza tacca, pensassimo all'auto in modo molto meno... filosofico e molto più... tedesco, forse ci chiederemmo come mai, ogni volta che arriva sul mercato una bmw o un'audi, gli appassionati di quella marca non parlano mai di sospensioni e telai. In bmw usano da una vita all'avantreno il McPherson della mia 146: lì mai nessuno ha avuto qualcosa da ridire... Quanto abbiamo da imparare noi (si fa per dire...) alfistucoli da mezza tacca.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
C'è un detto che recita "l'importante e che se ne parli nel bene o nel male", quindi magari c'è chi ci marcia su queste polemiche
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Molto saggia come riflessione.
E mi sa che c'hai pure tanta ragione...
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- tony-gt
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
vi segnalo questi interessanti confronti fatti da autoblog sulla giulietta e a bravo, delta audi a3 e bmw serie 1:
Per far capire se si tratta di un semplice ricarrozzamento o meno, facciamo entrare in gioco i numeri. L’Alfa Romeo Giulietta condivide solo con la Delta la misura della larghezza: 180 cm. Per il resto, la nuova compatta del Biscione è completamente diversa dalle cugine torinesi. E’ lunga 435 cm, uno in più della Bravo e 17 cm in meno rispetto alla Delta. Per quanto riguarda l’altezza, i 146 cm della nuova Giulietta la rendono più basse di quattro centimetri delle altre due compatte del gruppo. Invece, a conferma che la piattaforma C-Evo sia inedita rispetto a quella sfruttata per Bravo e Delta concorrono non solo le soluzioni tecniche specifiche come il sistema Q2 sull’avantreno che correda le sospensioni anteriori MacPherson e le sospensioni posteriori B-Link ma, anche, le misure: infatti, la Giulietta ha un passo di 263 cm, più grande di tre centimetri rispetto alla vettura Fiat e 7 cm in meno della Lancia. Le forme più compatte rispetto alla Delta, rendono la Giulietta un’auto votata alla sportività, elemento fondamentale del DNA di Alfa. L’Alfa Romeo Giulietta avrà pure un assetto differente dalle cugine torinesi e una massa più leggera nell’ordine di 50-60 kg a parità di motorizzazione. Anche per ciò che concerne i propulsori, la Giulietta si distinguerà da Bravo e Delta anche nell’offerta. Le tre compatte del Lingotto condivideranno solo due motori: il 1.4 TB da 120 CV e il 1.6 JTDm da 105 CV. Inoltre, la Giulietta disporrà anche del 1.4 TB MultiAir da 170 CV, più potente di 20 CV rispetto al 1.4 T-Jet da 150 CV, nonché del 1750 TBi da 235 CV della Quadrifoglio Verde, più potente di ben 35 CV rispetto al 1.8 Di T-Jet della Delta da 200 CV. Inoltre, l’erede della 147 porterà al debutto il 2.0 JTDm da 140 CV e la versione più potente da 170 CV avrà 5 CV rispetto al 2.0 MultiJet da 165 CV utilizzato su Fiat Bravo e Lancia Delta.
Le tre vetture italiane del segmento C differiranno tra loro anche per il target. La Giulietta mira a strappare clienti che attualmente viaggiano in Audi A3 Sportback, BMW Serie 1 5 porte, Seat Leon e Subaru Impreza. La Fiat Bravo continuerà la sua sfida ai brand generalisti che propongono le varie Ford Focus, Kia cee’d, Opel Astra, Peugeot 308, Renault Mégane, Toyota Auris e Volkswagen Golf, mentre la Lancia Delta si opporrà ad auto votate all’eleganza e alla versatilità come Citroen C4, Honda Civic, Hyundai i30, Mazda 3, Mercedes Classe B, Mitsubishi Lancer Sportback, Nissan Qashqai e Skoda Octavia. Infine, per quanto riguarda i prezzi, la nuova Alfa Romeo Giulietta avrà un listino che partirà dai 22.000 euro circa, vale a dire 6.000 euro in più della Bravo e un migliaio di euro in più rispetto alla Delta.
Confronto Alfa Romeo Giulietta, Audi A3 Sportback e BMW Serie 1
Dopo averla messa a confronto con Fiat Bravo e Lancia Delta, vediamo come l’Alfa Romeo Giulietta affronterà la diretta concorrenza, rappresentata da Audi A3 Sportback e BMW Serie 1 a 5 porte. La nuova compatta del Biscione potrà puntare fortemente sull’effetto novità, visto che le due tedesche sono entrambe sulla breccia dall’autunno del 2004. Però, Alfa Romeo non potrà adagiarsi sugli allori perché, già nel 2011, entreranno in commercio le nuove generazioni di A3 e Serie 1.
La Giulietta si presenterà con una carrozzeria più grande delle due concorrenti tedesche. Infatti, la compatta italiana è lunga 435 cm, 6 cm in più dell’A3 Sportback e 11 cm in più rispetto alla Serie 1. Inoltre, la nuova Giulietta presenta dimensioni maggiori anche in larghezza e in altezza: rispettivamente, 180 cm contro 177 e 175 cm; 146 cm contro 142 cm di entrambe le vetture. Invece, il passo di 263 cm è 5 cm più lungo rispetto ai 258 cm dell’A3 e 3 cm più corto della Serie 1. Ciò sta ad indicare che la Giulietta ha, molto probabilmente, un abitacolo più ampio delle sue dirette concorrenti. Per quanto riguarda il bagagliaio, l’erede della 147 ha una capacità di 350 litri, esattamente venti in meno della hatchback di Audi e venti in più della compatta di BMW. Tra le tre, vincerà chi offre la migliore versatilità.
Quando ad aprile verrà introdotta sul mercato, l’Alfa Romeo Giulietta offrirà una gamma di motorizzazioni abbastanza completa ed equilibrata. Il 1.4 TB da 120 CV andrà a competere con l’A3 1.4 TFSI da 125 CV e la 116i equipaggiata con il 1.6 da 122 CV. Invece, il 1.4 TB MultiAir da 170 CV rappresenterà un’ottima alternativa all’A3 1.8 TFSI da 160 CV e alla 120i mossa dal motore 2.0 con 170 CV di potenza. La filosofia del downsizing rende altamente efficiente anche il 1750 TBi da 235 CV rispetto al 2.0 TFSI da 200 CV dell’A3 e al propulsore 3.0 a 6 cilindri da 265 CV della BMW 130i.
Sul fronte dei diesel, c’è abbastanza equilibrio tra le offerte delle tre vetture. Il 1.6 JTDm da 105 CV compete ad armi pari con l’A3 1.6 TDI da 105 CV e la 116d con il 2.0 da 116 CV. Lo stesso dicasi per il 2.0 JTDm da 140 CV che si opporrà al 2.0 TDI da 140 CV della compatta di Audi e al 2.0 da 143 CV della 118d, nonché per il 2.0 JTDm da 170 CV che se la vedrà con l’A3 2.0 TDI da 170 CV e la BMW 120d da 177 CV. In sostanza, l’Alfa Romeo Giulietta sarà assente nella fascia bassa dove è presente l’Audi A3 con i piccoli 1.2 TFSI da 105 CV e 1.6 TDI da 90 CV. Invece, la Serie 1 è più attrezzata nella fascia intermedia con la 118i da 143 CV e, soprattutto, nel top di gamma con la 123d equipaggiata con il 2.0 Twin Turbo da 204 CV. A queste mancanze si potrebbe ovviare rendendo disponibili le unità a benzina 1.4 MultiAir da 105 CV e 1.4 TB MultiAir da 135 CV, nonché i diesel 1.6 JTDm da 90 CV e l’annunciato 2.0 JTDm TwinTurbo da 220 CV.
Inoltre, l’asso nella manica della nuova Giulietta potrebbe essere rappresentato dal prezzo. Indicativamente, il listino della nuova compatta di Alfa partirà da 22.000 euro circa, vale a dire ben 3.000 euro in meno di A3 Sportback e Serie 1 a 5 porte. Anche sulla disponibilità di versioni, la Giulietta offrirà una scelta abbastanza vasta, suddivisa in 5 livelli di allestimento che, molto probabilmente, dovrebbero essere i conosciuti Progression e Distinctive, con quest’ultimo offerto anche in abbinamento ai pacchetti Sport Pack e Premium Pack, mentre al top di gamma si porrà lo storico Quadrifoglio Verde. Invece, l’A3 Sportback è disponibile negli allestimenti Young Edition, Attraction, Ambiente e Ambition, mentre la gamma della Serie 1 è declinata negli allestimenti base, Eletta, Attiva, Futura e Msport.
In definitiva, l’Alfa Romeo Giulietta potrebbe avere la meglio sulle dirette concorrenti. Però, la clientela italiana potrebbe ancora essere attratta da Audi A3 e BMW Serie 1 perché sono disponibili in numerose varianti, mentre la Giulietta sarà offerta solo con carrozzeria a 5 porte e trazione anteriore. Molti estimatori del Biscione non accettano che la Giulietta del terzo millennio non abbia la trazione al retrotreno, particolare tecnico che BMW non ha messo in discussione nemmeno per la piccola di Casa. Audi, invece, dispone anche della A3 quattro a trazione integrale. La piattaforma C-Evo della nuova Giulietta si presta all’adozione delle 4 ruote motrici, ma al momento non ci sono piani di Alfa che vanno in questa direzione.
Infine, A3 Sportback e BMW Serie 1 hanno una propria famiglia alle spalle. Infatti, la compatta di Ingolstadt è disponibile anche nelle varianti a 3 porte e Cabriolet, nonché nella versione S3 ad alte prestazioni, mossa dal 2.0 TFSI da 265 CV. Invece, la piccola di Monaco di Baviera è offerta anche con carrozzeria a 3 porte e nelle varianti sportive Coupé e Cabrio. Per non parlare dei cambi sequenziali disponibili per quasi tutte le versioni delle vetture tedesche, mentre l’innovativo DDCT potrebbe solo essere abbinato all’Alfa Romeo Giulietta equipaggiata con i motori 1.4 TB a benzina.
Confronto Alfa Romeo Giulietta, Fiat Bravo e Lancia Delta
La nuova Alfa Romeo Giulietta ha già diviso il pubblico in due parti: chi la ama e chi la detesta. Tralasciamo i commenti positivi del primo gruppo e concentriamoci su quelli espressi dalla seconda categoria. Tra questi, dopo aver visto le foto della Giulietta, un gruppo numeroso la definisce come una Bravo ricarrozzata che si distingue dalla compatta torinese solo per il badge col Biscione incastonato nel frontale.Per far capire se si tratta di un semplice ricarrozzamento o meno, facciamo entrare in gioco i numeri. L’Alfa Romeo Giulietta condivide solo con la Delta la misura della larghezza: 180 cm. Per il resto, la nuova compatta del Biscione è completamente diversa dalle cugine torinesi. E’ lunga 435 cm, uno in più della Bravo e 17 cm in meno rispetto alla Delta. Per quanto riguarda l’altezza, i 146 cm della nuova Giulietta la rendono più basse di quattro centimetri delle altre due compatte del gruppo. Invece, a conferma che la piattaforma C-Evo sia inedita rispetto a quella sfruttata per Bravo e Delta concorrono non solo le soluzioni tecniche specifiche come il sistema Q2 sull’avantreno che correda le sospensioni anteriori MacPherson e le sospensioni posteriori B-Link ma, anche, le misure: infatti, la Giulietta ha un passo di 263 cm, più grande di tre centimetri rispetto alla vettura Fiat e 7 cm in meno della Lancia. Le forme più compatte rispetto alla Delta, rendono la Giulietta un’auto votata alla sportività, elemento fondamentale del DNA di Alfa. L’Alfa Romeo Giulietta avrà pure un assetto differente dalle cugine torinesi e una massa più leggera nell’ordine di 50-60 kg a parità di motorizzazione. Anche per ciò che concerne i propulsori, la Giulietta si distinguerà da Bravo e Delta anche nell’offerta. Le tre compatte del Lingotto condivideranno solo due motori: il 1.4 TB da 120 CV e il 1.6 JTDm da 105 CV. Inoltre, la Giulietta disporrà anche del 1.4 TB MultiAir da 170 CV, più potente di 20 CV rispetto al 1.4 T-Jet da 150 CV, nonché del 1750 TBi da 235 CV della Quadrifoglio Verde, più potente di ben 35 CV rispetto al 1.8 Di T-Jet della Delta da 200 CV. Inoltre, l’erede della 147 porterà al debutto il 2.0 JTDm da 140 CV e la versione più potente da 170 CV avrà 5 CV rispetto al 2.0 MultiJet da 165 CV utilizzato su Fiat Bravo e Lancia Delta.
Le tre vetture italiane del segmento C differiranno tra loro anche per il target. La Giulietta mira a strappare clienti che attualmente viaggiano in Audi A3 Sportback, BMW Serie 1 5 porte, Seat Leon e Subaru Impreza. La Fiat Bravo continuerà la sua sfida ai brand generalisti che propongono le varie Ford Focus, Kia cee’d, Opel Astra, Peugeot 308, Renault Mégane, Toyota Auris e Volkswagen Golf, mentre la Lancia Delta si opporrà ad auto votate all’eleganza e alla versatilità come Citroen C4, Honda Civic, Hyundai i30, Mazda 3, Mercedes Classe B, Mitsubishi Lancer Sportback, Nissan Qashqai e Skoda Octavia. Infine, per quanto riguarda i prezzi, la nuova Alfa Romeo Giulietta avrà un listino che partirà dai 22.000 euro circa, vale a dire 6.000 euro in più della Bravo e un migliaio di euro in più rispetto alla Delta.
Confronto Alfa Romeo Giulietta, Audi A3 Sportback e BMW Serie 1
Dopo averla messa a confronto con Fiat Bravo e Lancia Delta, vediamo come l’Alfa Romeo Giulietta affronterà la diretta concorrenza, rappresentata da Audi A3 Sportback e BMW Serie 1 a 5 porte. La nuova compatta del Biscione potrà puntare fortemente sull’effetto novità, visto che le due tedesche sono entrambe sulla breccia dall’autunno del 2004. Però, Alfa Romeo non potrà adagiarsi sugli allori perché, già nel 2011, entreranno in commercio le nuove generazioni di A3 e Serie 1.
La Giulietta si presenterà con una carrozzeria più grande delle due concorrenti tedesche. Infatti, la compatta italiana è lunga 435 cm, 6 cm in più dell’A3 Sportback e 11 cm in più rispetto alla Serie 1. Inoltre, la nuova Giulietta presenta dimensioni maggiori anche in larghezza e in altezza: rispettivamente, 180 cm contro 177 e 175 cm; 146 cm contro 142 cm di entrambe le vetture. Invece, il passo di 263 cm è 5 cm più lungo rispetto ai 258 cm dell’A3 e 3 cm più corto della Serie 1. Ciò sta ad indicare che la Giulietta ha, molto probabilmente, un abitacolo più ampio delle sue dirette concorrenti. Per quanto riguarda il bagagliaio, l’erede della 147 ha una capacità di 350 litri, esattamente venti in meno della hatchback di Audi e venti in più della compatta di BMW. Tra le tre, vincerà chi offre la migliore versatilità.
Quando ad aprile verrà introdotta sul mercato, l’Alfa Romeo Giulietta offrirà una gamma di motorizzazioni abbastanza completa ed equilibrata. Il 1.4 TB da 120 CV andrà a competere con l’A3 1.4 TFSI da 125 CV e la 116i equipaggiata con il 1.6 da 122 CV. Invece, il 1.4 TB MultiAir da 170 CV rappresenterà un’ottima alternativa all’A3 1.8 TFSI da 160 CV e alla 120i mossa dal motore 2.0 con 170 CV di potenza. La filosofia del downsizing rende altamente efficiente anche il 1750 TBi da 235 CV rispetto al 2.0 TFSI da 200 CV dell’A3 e al propulsore 3.0 a 6 cilindri da 265 CV della BMW 130i.
Sul fronte dei diesel, c’è abbastanza equilibrio tra le offerte delle tre vetture. Il 1.6 JTDm da 105 CV compete ad armi pari con l’A3 1.6 TDI da 105 CV e la 116d con il 2.0 da 116 CV. Lo stesso dicasi per il 2.0 JTDm da 140 CV che si opporrà al 2.0 TDI da 140 CV della compatta di Audi e al 2.0 da 143 CV della 118d, nonché per il 2.0 JTDm da 170 CV che se la vedrà con l’A3 2.0 TDI da 170 CV e la BMW 120d da 177 CV. In sostanza, l’Alfa Romeo Giulietta sarà assente nella fascia bassa dove è presente l’Audi A3 con i piccoli 1.2 TFSI da 105 CV e 1.6 TDI da 90 CV. Invece, la Serie 1 è più attrezzata nella fascia intermedia con la 118i da 143 CV e, soprattutto, nel top di gamma con la 123d equipaggiata con il 2.0 Twin Turbo da 204 CV. A queste mancanze si potrebbe ovviare rendendo disponibili le unità a benzina 1.4 MultiAir da 105 CV e 1.4 TB MultiAir da 135 CV, nonché i diesel 1.6 JTDm da 90 CV e l’annunciato 2.0 JTDm TwinTurbo da 220 CV.
Inoltre, l’asso nella manica della nuova Giulietta potrebbe essere rappresentato dal prezzo. Indicativamente, il listino della nuova compatta di Alfa partirà da 22.000 euro circa, vale a dire ben 3.000 euro in meno di A3 Sportback e Serie 1 a 5 porte. Anche sulla disponibilità di versioni, la Giulietta offrirà una scelta abbastanza vasta, suddivisa in 5 livelli di allestimento che, molto probabilmente, dovrebbero essere i conosciuti Progression e Distinctive, con quest’ultimo offerto anche in abbinamento ai pacchetti Sport Pack e Premium Pack, mentre al top di gamma si porrà lo storico Quadrifoglio Verde. Invece, l’A3 Sportback è disponibile negli allestimenti Young Edition, Attraction, Ambiente e Ambition, mentre la gamma della Serie 1 è declinata negli allestimenti base, Eletta, Attiva, Futura e Msport.
In definitiva, l’Alfa Romeo Giulietta potrebbe avere la meglio sulle dirette concorrenti. Però, la clientela italiana potrebbe ancora essere attratta da Audi A3 e BMW Serie 1 perché sono disponibili in numerose varianti, mentre la Giulietta sarà offerta solo con carrozzeria a 5 porte e trazione anteriore. Molti estimatori del Biscione non accettano che la Giulietta del terzo millennio non abbia la trazione al retrotreno, particolare tecnico che BMW non ha messo in discussione nemmeno per la piccola di Casa. Audi, invece, dispone anche della A3 quattro a trazione integrale. La piattaforma C-Evo della nuova Giulietta si presta all’adozione delle 4 ruote motrici, ma al momento non ci sono piani di Alfa che vanno in questa direzione.
Infine, A3 Sportback e BMW Serie 1 hanno una propria famiglia alle spalle. Infatti, la compatta di Ingolstadt è disponibile anche nelle varianti a 3 porte e Cabriolet, nonché nella versione S3 ad alte prestazioni, mossa dal 2.0 TFSI da 265 CV. Invece, la piccola di Monaco di Baviera è offerta anche con carrozzeria a 3 porte e nelle varianti sportive Coupé e Cabrio. Per non parlare dei cambi sequenziali disponibili per quasi tutte le versioni delle vetture tedesche, mentre l’innovativo DDCT potrebbe solo essere abbinato all’Alfa Romeo Giulietta equipaggiata con i motori 1.4 TB a benzina.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
E la cosa che mi fà più rabbia quando sento certi commenti..........ma poi penso "e sempre stato così, che vadano a fanc......"Mi sono sempre chiesto il perché di una così grande ostilità verso le Alfa. Provate a leggere i commenti lasciati dai naviganti sul sito di Quattroruote: nel.................alfistucoli da mezza tacca.
Non posso che essere daccordo con te!
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Devo dire di non essere completamente d'accordo con questo ragionamento. In realtà, è innegabile che sotto la Giulietta c'è molto delle altre due compatte del gruppo Fiat. Per quanto si possa parlare di evoluzioni e modifiche, il pianale è lo stesso. Il fatto è che si tratta di un pianale di tipo modulare (cosa ormai in uso presso quasi tutti i costruttori, per lo meno quelli europei), tale perché può appunto essere accorciato o allungato in modo molto seplice e rapido attraverso l'interposizione o meno di uno o più segmenti di telaio... Segmenti volutamente progettati come parti "insensibili", cioè neutri e irrilevanti ai fini delle caratteristiche torsionali del pianale stesso. Nel caso della Giulietta, il pianale è quello della Bravo, se è vero - come leggo - che lunghezza, larghezza e passo sono identici: un centimetro di lunghezza in più a favore dell'Alfa è davvero cosa da nulla, ricavabile anche con una semplice maggiore profilatura di un paraurti. Bravo e Giulietta, dunque, usano lo stesso pianale. E anche la Delta, solo che in questo caso, considerata la necessità che la Delta faccia quasi da incrocio tra segmento C e segmento D, si è modulato il pianale della Bravo con l'interposizione di un pannello centrale che ha incrementato passo e lunghezza. Ma il pianale è quello. E, per intenderci, il fatto che si parli di C-evo deriva dal fatto che il pianale della Bravo è in realtà una (profonda) evoluzione del pianale della precedente Stilo. Un OTTIMO pianale. E le doti stradali riscontrate sulla Bravo da TUTTI i giornali di settore ne sono la dimostrazione.tony-gt ha scritto:La nuova Alfa Romeo Giulietta ha già diviso il pubblico in due parti: chi la ama e chi la detesta. Tralasciamo i commenti positivi del primo gruppo e concentriamoci su quelli espressi dalla seconda categoria. Tra questi, dopo aver visto le foto della Giulietta, un gruppo numeroso la definisce come una Bravo ricarrozzata che si distingue dalla compatta torinese solo per il badge col Biscione incastonato nel frontale.
Per far capire se si tratta di un semplice ricarrozzamento o meno, facciamo entrare in gioco i numeri. L’Alfa Romeo Giulietta condivide solo con la Delta la misura della larghezza: 180 cm. Per il resto, la nuova compatta del Biscione è completamente diversa dalle cugine torinesi. E’ lunga 435 cm, uno in più della Bravo e 17 cm in meno rispetto alla Delta. Per quanto riguarda l’altezza, i 146 cm della nuova Giulietta la rendono più basse di quattro centimetri delle altre due compatte del gruppo. Invece, a conferma che la piattaforma C-Evo sia inedita rispetto a quella sfruttata per Bravo e Delta concorrono non solo le soluzioni tecniche specifiche come il sistema Q2 sull’avantreno che correda le sospensioni anteriori MacPherson e le sospensioni posteriori B-Link ma, anche, le misure: infatti, la Giulietta ha un passo di 263 cm, più grande di tre centimetri rispetto alla vettura Fiat e 7 cm in meno della Lancia. Le forme più compatte rispetto alla Delta, rendono la Giulietta un’auto votata alla sportività, elemento fondamentale del DNA di Alfa. L’Alfa Romeo Giulietta avrà pure un assetto differente dalle cugine torinesi e una massa più leggera nell’ordine di 50-60 kg a parità di motorizzazione. Anche per ciò che concerne i propulsori, la Giulietta si distinguerà da Bravo e Delta anche nell’offerta. Le tre compatte del Lingotto condivideranno solo due motori: il 1.4 TB da 120 CV e il 1.6 JTDm da 105 CV. Inoltre, la Giulietta disporrà anche del 1.4 TB MultiAir da 170 CV, più potente di 20 CV rispetto al 1.4 T-Jet da 150 CV, nonché del 1750 TBi da 235 CV della Quadrifoglio Verde, più potente di ben 35 CV rispetto al 1.8 Di T-Jet della Delta da 200 CV. Inoltre, l’erede della 147 porterà al debutto il 2.0 JTDm da 140 CV e la versione più potente da 170 CV avrà 5 CV rispetto al 2.0 MultiJet da 165 CV utilizzato su Fiat Bravo e Lancia Delta.
Per quanto riguarda i motori, poi, ormai la strada tracciata è quella di equipaggiare le Fiat, le Alfa e le Lancia con motori strutturalmente identici sia nel basamento che nella testa, andando caso mai a intervenire esclusivamente sulle mappe di gestione e su componenti esterni (turbine, intercooler, ecc.). E' vero: sulla Giulietta e sulla Mito arriverà un 1.4 benzina da 170 cv assente su Fiat e Lancia. Ma si tratta pur sempre del medesimo Multiair rimappato, magari anche con qualche intervento meccanico... ma pur sempre intervento marginale e di rifinitura. Insomma, se si esclude la poco felice (e quasi invisibile) parentesi dei JTS, l'epoca di Alfa Romeo con motori specifici è stata chiusa dai Twin Spark 16v che, pur avedo il basamento in comune col resto del gruppo, avevano tutta la testa (che poi è quella che FA un motore...) assolutamente specifica. Con questo non voglio dire che i multiair sono cattivi motori... Anzi! Ho provato bene il 135 cv della Mito e l'ho trovato eccezionale. Ma se ci si volesse avventurare per forza su discorsi astratti e filosofici... beh, l'Alfa ha perso una sua specificità.
L'unica vera novità della Giulietta è il b.link del retrotreno. A quanto ne so, poi, il Q2 della Giulietta non è il "vero" Q2, quello meccanico che ha esordito sulla147 ma l'Electronic Q2 della Mito. Sbaglio? Se così è, è un peccato che non si sia più usato un bel dispositivo quale è il Q2 meccanico. Soffocato nella culla. Peccato, davvero peccato.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Perfettamente d'accordo, Anche se il multiair rappresenta in questo momento quanto di meglio ci sia sul mercato credo che la differenziazione motoristica che c'era fino a qualche anno fa all'interno del gruppo abbia fatto perdere qualcosina al livello di caretterizzazione.ZeroAlfa ha scritto:stesso. Il fatto è che si tratta di un pianale di tipo modulare (cosa ormai in uso presso quasi tutti i costruttori, per lo meno quelli europei), tale perché può appunto essere accorciato o allungato in modo molto seplice e rapido attraverso l'interposizione o meno di uno o più segmenti di telaio... Segmenti volutamente progettati come parti "insensibili", cioè neutri e irrilevanti ai fini delle caratteristiche torsionali del pianale stesso. Nel caso della Giulietta, il pianale è quello della Bravo, se è vero - come leggo - che lunghezza, larghezza e passo sono identici: un centimetro di lunghezza in più a favore dell'Alfa è davvero cosa da nulla, ricavabile anche con una semplice maggiore profilatura di un paraurti. Bravo e Giulietta, dunque, usano lo stesso pianale. E anche la Delta, solo che in questo caso, considerata la necessità che la Delta faccia quasi da incrocio tra segmento C e segmento D, si è modulato il pianale della Bravo con l'interposizione di un pannello centrale che ha incrementato passo e lunghezza. Ma il pianale è quello. E, per intenderci, il fatto che si parli di C-evo deriva dal fatto che il pianale della Bravo è in realtà una (profonda) evoluzione del pianale della precedente Stilo. Un OTTIMO pianale. E le doti stradali riscontrate sulla Bravo da TUTTI i giornali di settore ne sono la dimostrazione.
Per quanto riguarda i motori, poi, ormai la strada tracciata è quella di equipaggiare le Fiat, le Alfa e le Lancia con motori strutturalmente identici sia nel basamento che nella testa, andando caso mai a intervenire esclusivamente sulle mappe di gestione e su componenti esterni (turbine, intercooler, ecc.). E' vero: sulla Giulietta e sulla Mito arriverà un 1.4 benzina da 170 cv assente su Fiat e Lancia. Ma si tratta pur sempre del medesimo Multiair rimappato, magari anche con qualche intervento meccanico... ma pur sempre intervento marginale e di rifinitura. Insomma, se si esclude la poco felice (e quasi invisibile) parentesi dei JTS, l'epoca di Alfa Romeo con motori specifici è stata chiusa dai Twin Spark 16v che, pur avedo il basamento in comune col resto del gruppo, avevano tutta la testa (che poi è quella che FA un motore...) assolutamente specifica. Con questo non voglio dire che i multiair sono cattivi motori... Anzi! Ho provato bene il 135 cv della Mito e l'ho trovato eccezionale. Ma se ci si volesse avventurare per forza su discorsi astratti e filosofici... beh, l'Alfa ha perso una sua specificità.
Un piccolo appunto all'articolo postato da Tony riguardante il confronto con A3 e Bmw 1er, sinceramente penso che la nuova Giulietta possa dare fastido a queste due concorrenti pero non so ritengo che l'attrattiva del marchio in questo momento conti molto, quindi mettendosi nei panni dell'automobilista medio che sceglie l'auto in base a ciio che ci può essere dietro vedo ancora le due rivali tedesche, purtroppo, un gradino più su.
Esatto ed e il medesimo portato a battesimo da 159/brera che prevede la gestione dell'a traione tramite un rapporto sinergico tra la centralina di gestione dell'ESP, dell'ABS e del DNA, agendo sulle pinze dei freni in modo tale da ripartire in maniera ottimale la trazione.L'unica vera novità della Giulietta è il b.link del retrotreno. A quanto ne so, poi, il Q2 della Giulietta non è il "vero" Q2, quello meccanico che ha esordito sulla147 ma l'Electronic Q2 della Mito. Sbaglio? Se così è, è un peccato che non si sia più usato un bel dispositivo quale è il Q2 meccanico. Soffocato nella culla. Peccato, davvero peccato.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Sembra proprio non esservi pace per la Giulietta. Dopo i vari... stop & start sul nome (conclusisi con il ripescaggio del vecchio nome Giulietta) e sul marchio (che alla fine, dopo tanto arrovellarsi, resta com'è!), il caos più totale è scoppiato pure sugli interni. Avrete infatti notato che le ultime (poche) foto ufficiali escludevano proprio la plancia.
Tutti i giochi erano già fatti, i muletti sembravano avvicinarsi quasi completamente alla versione definitiva, e invece... fermi tutti: si riparte a zero. Il boss Marchionne ha "cazziato" alla grande quelli del centro stile Alfa Romeo (che, dai tempi dell'addio di De Silva, non ne azzeccano più una!), col risultato che due designer sono stati rimossi dall'incarico ed è stato costituito un nuovo gruppo di lavoro che, notte tempo, dovrà rifare gli interni quasi da zero. Il tutto entro pochissime settimane, perché la produzione deve essere avviata e non ci si può permettere di rinviarla ancora (sarebbe atrocemente scadaloso!).
Ciò che più ha schifato Marchionne sono state l’estetica e l’ergonomia della radio, la qualità dei comandi e dei rivestimenti e la plancia nel suo complesso.
Queste, comunque, le immagini della VECCHIA plancia, di cui dovrebbe restare ben poco. Al di là della plancia, però, ad avere (secondo me!) un tono piuttosto dimesso è pressoché tutto: guardate i pannelli porta, per esempio, con quel poggiabraccia che manco sulla 33...
Ma si può lanciare un modello dopo 10 anni dal precedente... lavorando in modo così approssimativo??? Questa Giulietta sta proprio faticando a nascere.
Cavolo, sfido io che il centro stile di Arese sta passando quello che sta passando!
Tutti i giochi erano già fatti, i muletti sembravano avvicinarsi quasi completamente alla versione definitiva, e invece... fermi tutti: si riparte a zero. Il boss Marchionne ha "cazziato" alla grande quelli del centro stile Alfa Romeo (che, dai tempi dell'addio di De Silva, non ne azzeccano più una!), col risultato che due designer sono stati rimossi dall'incarico ed è stato costituito un nuovo gruppo di lavoro che, notte tempo, dovrà rifare gli interni quasi da zero. Il tutto entro pochissime settimane, perché la produzione deve essere avviata e non ci si può permettere di rinviarla ancora (sarebbe atrocemente scadaloso!).
Ciò che più ha schifato Marchionne sono state l’estetica e l’ergonomia della radio, la qualità dei comandi e dei rivestimenti e la plancia nel suo complesso.
Queste, comunque, le immagini della VECCHIA plancia, di cui dovrebbe restare ben poco. Al di là della plancia, però, ad avere (secondo me!) un tono piuttosto dimesso è pressoché tutto: guardate i pannelli porta, per esempio, con quel poggiabraccia che manco sulla 33...
Ma si può lanciare un modello dopo 10 anni dal precedente... lavorando in modo così approssimativo??? Questa Giulietta sta proprio faticando a nascere.
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
questa storia degli interni sembra la storia infinita........ al balocco quando l'abbiamo vista in anteprima ricordo che aveva i finestrini oscurati, e il presentatore alla mia domanda di come erano gli interni mi rispose che ci stavano lavorando perchè volevano fare qualche cosa di speciale mi sa che questi interni sono stati la croce dei designer fin dall'inizio
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Eh sì, decisamente hanno sudato (e stanno sudando) parecchio.
Una cosa che mi pare positiva, guardando questa foto del divano posteriore, è lo spazio a bordo. Mi pare un bel passo avanti rispetto alla 147!!!
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
e beh si è molto spaziosa senza dubbio, ma anke esternamente è piu larga. cmq comincia a piacermi. ma finkè nn la vedo dal vivo nn vojo sbilanciarmi piu di tanto
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
...eh già, mi sa che ci fionderemo tutti in concessionaria per vederla, toccarla, provarla!!! Non vedo l'ora!
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Gia e' sempre una grande emozione quando nasce una nuova Alfa. Mi ricordo quando e' uscita la mito ero da mia nonna con tutti i cugini e si stavano facendo dei brindisi e io faccio "e infine un brindisi alla MiTo la nuova alfa".
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Peccato manchino ancora 4 mesi...
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
in attesa della presentazione online c'è il sitoweb by alfa romeo http://www.alfaromeogiulietta.it/
Alfa Romeo ha lanciato on-line il mini sito dedicato alla nuova Giulietta, accompagnando la “messa in onda” con alcune nuove immagini della vettura. Possiamo così apprezzare la media milanese anche nello scenografico Rosso Competizione, che verrà finalmente offerto nella gamma colori di serie. Peccato non venga fornita una visuale a vettura intera.
Da sottolineare, inoltre, la possibilità di ordinare fin dal debutto il 1750TBi, disponibile nell’allestimento Quadrifoglio Verde. Il quattro cilindri a benzina sarà il “sette bello” di un mazzo composto da altri quattro propulsori, tutti sovralimentati: i benzina 1.4 da 120 e 165 cavalli (quest’ultimo MultiAir), e i diesel 1.6 da 105 e 2.0 da 170 cavalli. (fonte autoblog)
Alfa Romeo ha lanciato on-line il mini sito dedicato alla nuova Giulietta, accompagnando la “messa in onda” con alcune nuove immagini della vettura. Possiamo così apprezzare la media milanese anche nello scenografico Rosso Competizione, che verrà finalmente offerto nella gamma colori di serie. Peccato non venga fornita una visuale a vettura intera.
Da sottolineare, inoltre, la possibilità di ordinare fin dal debutto il 1750TBi, disponibile nell’allestimento Quadrifoglio Verde. Il quattro cilindri a benzina sarà il “sette bello” di un mazzo composto da altri quattro propulsori, tutti sovralimentati: i benzina 1.4 da 120 e 165 cavalli (quest’ultimo MultiAir), e i diesel 1.6 da 105 e 2.0 da 170 cavalli. (fonte autoblog)
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Da oggi sono un proprietario virtuale (purtroppo) di una bellissima Giulietta, mi sta piacendo quest'auto!!!!
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Re: Alfa Giulietta (ex149/Milano), A PAGINA 7 svelata come sarà
Oh... finalmente ricominciano a fotografare le Alfa di nuovo col colore rosso! Negli ultimi anni, sempre bianco o grigio.
Bella la disponibilità sin dal lancio del 1750 TBi... Ma con quale livello di potenza? 200 o 230 cv? Il Quadrifoglio nel 2010 preferirebbe sicuramente avere sotto 230 puledri (di razza), ma penso che in realtà rivedremo la versione da 200 cv della 159. Che su una segmento C faranno comunque UNA GRAN BELLA FIGURA!!!
Questa Giulietta inizia a piaciucchiare pure a me...
Spero solo che la vista "face to face" mi faccia passare qualunque perplessità sul frontale.
Bella la disponibilità sin dal lancio del 1750 TBi... Ma con quale livello di potenza? 200 o 230 cv? Il Quadrifoglio nel 2010 preferirebbe sicuramente avere sotto 230 puledri (di razza), ma penso che in realtà rivedremo la versione da 200 cv della 159. Che su una segmento C faranno comunque UNA GRAN BELLA FIGURA!!!
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